Le vicende si sviluppano intorno a Pietracupa, "un paesino molisano abbarbicato a una rupe biancastra, la Morgia", per dirlo con le parole dell'autrice. In questa piccola comunità montana si rincorrono le storie dei protagonisti, in un intreccio tra finzione e realtà. Ma poi, in realtà, cos'è la finzione? E dove finisce? E quando inizia davvero la realtà?
Elvira Delmonaco Roll ci regala così il suo spaccato di Pietracupa, vissuta e raccontata in momenti diversi, in epoche diverse, ma nello stesso luogo, che è il vero protagonista dei cinque racconti in cui sono divise le 212 pagine dell'opera. Tutti i personaggi raccontano con le loro storie le vicende del paesino della Morgia, spiegando e commentando le tante credenze popolari che si rincorrono tra i vicoli, a volte troppo silenziosi, altre troppo chiacchieroni, di Pietracupa.
La scrittrice, nata a Napoli da madre napoletana, fonda nel padre le sue radici molisane. Il fascino del ritorno al "paese" paterno non l'ha mai abbandonata, neppure quando, ormai maggiorenne, ha vissuto e visitato luoghi, ma mai nessuno le si è conficcato nel cuore come Pietracupa. Sposata con un ingegnere americano, Elvira Delmonaco Roll ha perciò acquistato una casa in campagna proprio nel paesino d'origine del padre, da dove si diletta nel tempo libero, quando vi si reca, a leggere, a incontrare gli amici e i familiari, a passeggiare nella natura incolta e ad ascoltare il silenzio, senza mai dimenticare il suo amore per il paese e per le sue storie.