“La fatica di vivere nel groviglio” (186 pagine) è il resoconto di una parte della vita di Savina. Quella porzione di esistenza trascorsa in balìa della ADHD: disturbo da deficit d’attenzione e iperattività. Affetta dalla ADHD sin dai primissimi anni d’età, Savina ha subìto passivamente gli effetti della sua sindrome. Nessuna competenza è stata in grado di liberarla dei lacci di un male che si manifestava attraverso impulsività, disattenzione e iperattività. Sintomi che possono arrivare a compromettere, soprattutto in età infantile e adolescenziale, il normale processo di apprendimento. Attraverso una narrazione lineare, l’autrice racconta in maniera onesta ogni passaggio fondamentale della sua vita. Dall’esposizione dei sintomi alla scoperta di essa, attraverso un percorso personale di conoscenza del sé, grazie ad una pratica spirituale hawaiana.
«Forse, devo ammettere che sono ADHD, l’ho sempre saputo, ma da qui a dirlo a tutti ne passerà di tempo ancora, forse quando avrò veramente realizzato, metabolizzato tutto il mio deficit, allora sarà un modo per far conoscere l’ADHD e lo farei volentieri, ma ora mi fa solo male… »
Ecco, il tempo è passato e Savina, complice la maturità degli anni e la dolce esperienza della maternità, oggi ha trovato il suo modo di comunicare agli altri quanta difficoltà ci sia nel convivere con la ADHD; ma nel contempo l’autrice fornisce un monito di speranza a tutti quelli che, personalmente o indirettamente, si trovano a fare i conti con i disagi di una sindrome che ancora in pochi conoscono: complice l’ignoranza, infatti, troppe volte si tende a giudicare atteggiamenti che talvolta sono frutto di involontarie difficoltà. Il merito più grande che si riconosce a Savina Priami è quello di riuscire a introdurre i lettori nel mondo della ADHD.