L'opera, che riassume la complicata vita dell'autrice sin dall'infanzia, in un piccolo paesino del Meridione, dove niente è semplice e tutto ciò che si ha va guadagnato con onestà, forza di volontà e voglia di migliorare, ripercorre le tappe fondamentali del suo cammino. La maturità, gli amori sbagliati, le malattie, soprattutto del marito, e la vita di coppia. Il tutto sottomesso ad un destino inesorabile che dà e toglie la felicità quando gli pare e piace, apparentemente senza nessun motivo appurabile, senza una ragione. Ma la voglia di vivere e di adoperarsi per il bene sono spesso motore e benzina per andare avanti sempre, per lottare e per affermare se stessi nel mondo, anche quando Dio sembra avere lo sguardo altrove.
Nata nel 1956, a settembre, nel "vicolo della muffa" (il soprannome dato da sua madre alla strada in cui abitavano, per via dell'umidità sempre presente), Lisa Elaterio ha sempre dedicato la propria esistenza alla famiglia. E anche questo suo romanzo vuole essere un tributo a quello che è l'aspetto più importante della sua vita: al marito Francesco, uomo serio e sincero, che ormai non c'è più ma che ha segnato le quattro "rinascite" di Lisa, e al piccolo frutto del loro amore.
Francesco, conosciuto dopo alcune cocenti delusioni d'amore, non è stato solo un marito e, prima ancora un fidanzato, ma anche e soprattutto un amico sempre presente con cui confidarsi e un padre esemplare. Con lui, Lisa Elaterio può dire di avere davvero vissuto e di aver trovato l'amore con la "A" maiuscola. Ecco perché la loro storia merita di essere letta e anche riletta, perché "Le quattro vite di Lisa" non è un libro fine a se stesso, ma vuole trasmette a tutti la voglia di procedere comunque contro le avversità e di non arrendersi mai, nemmeno ad un destino segnato e contrario.