Ambientato nel periodo tra le due guerre, il romanzo racconta la storia di un piccolo paesino dove la vita scorre tranquilla. Ma tutto cambierà con l’arrivo di un mago marionettista, misterioso e apparentemente innocuo. Ghigo, figlio della taverniera, è un bambino autistico. Non è come gli altri, ma a distinguerlo dai suoi coetanei non è solo la malattia, ma il possesso di doti sorprendenti.
«Questo lavoro», continua Scrittura-mania, «ha dalla sua tanti punti di forza: una trama avvincente, fantasiosa, sospesa fra il magico e l'horror; una innegabile capacità di tratteggiare personaggi, rendendoli reali agli occhi del lettore; un periodare agile, elegante, articolato; un'ambientazione e una contestualizzazione della trama estremamente persuasive, convincenti; una notevole capacità descrittiva che fa leva sul sapiente uso di termini scelti e di aggettivi sempre appropriati».
Felice Diego Licopoli scrive un romanzo che racconta l’autismo in chiave noir, dimostrando tutte le sue doti di scrittore emergente. «Questo autore calabrese, poco più che ventottenne, ha stoffa e talento da vendere: sono convinta che farà parlare di sé, negli anni a venire». Siamo sicuri che sarà così.