E il libro di Pio Antonio Caso non poteva mancare. «Un titolo impegnativo che sicuramente incuriosisce il potenziale lettore di questo racconto», scrive Franchini, «il quale farà bene a togliersi lo sfizio di leggere queste pagine, senza negarsi il piacere di lasciarsi portare dalla Lambretta del maestro elementare Ettore Ingravallo – visionario e comunista dissidente – nel suo girovagare di cattedra in cattedra tra Crispiano e Fragagnano, Montemesola, Carosino e Monteiasi, muovendosi lungo la costellazione dei paesi dell'entroterra della Puglia tarantina».
Un viaggio nella Puglia contadina in sella a uno degli scooter più amati di sempre. «La Lambretta», continua Lorenzo Franchini, «diventa il mezzo, per dirla con parole dell'autore, "per attraversare il mondo facendo parte del paesaggio". Ma prima di arrivare a questa illuminante conclusione il "viaggio" conduce il lettore, pagina dopo pagina, nelle allucinazioni del visionario maestro Ingravallo che, dopo un incidente stradale, si ritrova ad affrontare una disquisizione filosofica sull'ego con una capretta che lo soccorre leccandogli il volto, oppure a discettare di poesia con Ungaretti, Gadda e Pasolini, mentre in loro compagnia si gusta frutta di mare ad un banchetto apparecchiato sotto il Porticato delle Pescherie, che esiste solo nella sua immaginazione».