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01 Mar
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Intervista all'autore - Vincenza Bosso -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono napoletana ma vivo da più di 50 a Roma. Ho sempre amato scrivere fin da piccola, ma solo dopo un evento spiacevole della mia vita ho deciso di dedicarmi alla scrittura.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ogni momento è buono, specialmente la sera, quando la giornata è più tranquilla e posso riflettere senza distrazioni.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Il mio autore preferito in questo caso è una donna: Elena Ferrante! Per il suo modo unico di raccontare le storie e la profondità emotiva dei personaggi.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da un’esperienza personale, da un desiderio di esplorare temi, emozioni, situazioni di persone che mi circondano che mi hanno sempre affascinato.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale in cui vivo ha sicuramente influito sulla mia scrittura.
Dopo la mia disabilità è nata in me un profondo desiderio di osservare più attentamente le persone che mi circondano.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere è un modo per raccontare la realtà. Cerco di esplorare le sfumature più profonde dell’esperienza umana.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C’è molto di me nei miei scritti, soprattutto nelle emozioni e nelle riflessioni dei miei personaggi. Però cerco sempre di dare loro una propria voce.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il mio mentore o qualcuno di speciale che mi ha stimolato a scrivere è stata un’amica fidata che mi ha dato consigli e preziosi e motivazioni nel proseguire nella mia opera.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il mio romanzo l’ho fatto leggere per primo sempre alla stessa amica che mi ha consigliato di andare avanti nella scrittura dandomi il suo feedback sincero.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso che l’ebook sia una grande opportunità, ma non sostituirà mai la magia del libro cartaceo. È un formato pratico, ma l’esperienza fisica di un libro è insostituibile.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Gli audiolibri sono una nuova frontiera interessante, che permette alla lettura di essere più accessibile e fruibile, ma per me la scrittura rimane qualcosa di intimo e personale.

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