Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è una emozione grandiosa.
Perché scrivo fatti e storie ispirati rigorosamente alla realtà e, quindi, alla vita, che rappresenta essa stessa una grande emozione, nei momenti belli ed anche in quelli più bui. Dunque, per me scrivere è davvero importante.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è la mia sesta pubblicazione e, come i precedenti, non può non avere trovato ispirazione in fatti reali. Ed è proprio la vita reale ad essere presente nel mio libro, in ogni mio libro: dall'inizio alla fine, in ogni pagina.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha significato molto.
Perché "F(r)asi Esistenziali" - questo il titolo della mia ultima opera - è una collezione di frasi, aforismi e pensieri che ho desiderato raccogliere in un vecchio taccuino, in diverse fasi e stati della mia esistenza.
Frasi, pensieri e aforismi in cui non ci si può non ritrovare, al contempo trovandovi giovamento.
Perciò, dopo aver collezionato ben 150 frasi, ho voluto farne dono ai lettori, augurandomi che possano trovarvi altrettanto giovamento.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
In ogni mia opera la scelta del titolo è stata oltremodo semplice, perché elaborata in itinere, mentre mi adoperato nella stesura del testo.
In effetti, mentre trascrivevo ogni frase, mi sono resa conto che ciascuna riproduceva una mia particolare fase esistenziale.
Da qui il gioco di parole presente proprio nel titolo: F(r)asi Esistenziali.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'ipotetica isola deserta e, per l'appunto, in questa mia attuale "Fase Esistenziale", porterei con me il libro di Daniel Defoe, "Robinson Crusoe".
Perché tratta una storia oltremodo avvincente: quella di un giovane marinaio inglese che naufraga su un'isola deserta dell'Atlantico, ove resta per quasi trent'anni.
Durante questo lungo periodo, Crusoe avrà tempo e occasione di mettere alla prova le sue capacità di adattamento all'ambiente, vivendo al contempo grandi avventure.
...Un libro che offre un grande insegnamento: non perdersi mai d'animo, anche davanti alle difficoltà più ardue che l'esistenza ci pone.
Perché basta avere cervello per arrivare alla soluzione, finanche adattandosi alle situazioni più critiche.
Ebook o cartaceo?
Cartaceo ma anche e-book.
Perché amo la tecnologia che, se usata con intelligenza, ovvero senza abusarne, non può non offrire nuove occasioni di conoscenza. Invero preziose.
Per accaniti lettori quali sono io, ad esempio, l'e-book consente di leggere un'opera da qualsiasi dispositivo, finanche da un telefonino, in ogni dove, senza la necessità di portare con sé grandi tomi.
Basti pensare ad un viaggio: ricordo che, durante l'estate, un'intera e voluminosa valigia era destinata ai miei libri.
Ora, con gli e-books è tutto più semplice.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non ho deciso di divenire scrittrice.
Alla mia prima opera, nata anch'essa a seguito della raccolta di appunti riguardanti la mia vita, è seguita la seconda e, senza rendermene conto, la terza e, poi, la quarta... Così via, fino a giungere a quest'ultima.
Del resto, scrivere è la mia passione da sempre.
...Non a caso, sono anche giornalista.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Certamente.
Come ho spiegato, in un periodo particolare della mia esistenza, ho incominciato a raccogliere frasi, pensieri ed aforismi in cui mi ritrovavo.
Ad un certo punto mi sono resa conto di averne collezionati oltre 150.
Così ho deciso che era giunto il tempo di riordinarli per farne dono ai lettori.
Si tratta, infatti, di pensieri e aforismi in cui ognuno si potrà facilmente ritrovare, perché trattano di amore, di salute e, dunque, dell'esistenza...
Per l'appunto "F(r)asi Esistenziali"... Il titolo dell'opera.
E, per la precisione, "150 frasi per migliorare e vivere meglio", come spiego nel sottotitolo.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
...Una grande, grandissima emozione vedere la propria opera pubblicata e, prima ancora, letta.
...Un'emozione che non potrà non continuare a ripetersi sempre e che, ogni volta, è grandissima. Anzi, grandiosa.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto quest'opera è stata mia figlia Damiana.
...Non a caso anche lei giornalista, come me.
"Buon sangue non mente...", mi verrebbe da dire.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La tecnologia, come ho già chiarito, è importantissima.
...Consente risultati prima "impensabili".
Per ciò che concerne gli audio-libri, figli dell'epoca tecnologica, ritengo che rappresentino una grande opportunità.
Basti pensare a chi è impossibilitato a leggere, perché ipovedente.
Come pure agli anziani, spesso soli in casa e che, perciò, al di là di difficoltà visive connesse all'età, possono ora trascorrere il tempo ascoltando libri che, altrimenti, non avrebbero potuto leggere.
Oppure a chi non ha tempo di farlo e, attraverso l'ascolto di un'opera, può ora venire a conoscenza del suo contenuto. Magari mentre guida, nel traffico caotico della città e, quindi, rilassandosi.