Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura rappresenta per me un modo per allenare la mia mente. Mi piace leggere molto sia libri che romanzi di ogni genere.
Scrivere mi aiuta a scaricare le tensioni accumulate durante la giornata lavorativa. Rappresenta una piacevole evasione dai problemi quotidiani.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Non è sicuramente un libro autobiografico ma certamente mi riconosco nel rapporto affettivo speciale che ho descritto tra Donna Sophia e nonna Mafalda, in quanto era molto legata a mia nonna Carmela.
Nel romanzo ho dato molto risalto alle emozioni in quanto sono una persona empatica e molto romantica.
Ho un legame viscerale con mia madre che rappresenta il punto focale della mia esistenza.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho incominciato a scrivere il romanzo quando abitavo in campagna, in un contesto simile a quello descritto nel libro.
Le prime parole sono state partorite proprio in una serata uggiosa e sono state scritte di getto, immedesimandomi fortemente nel personaggio che ho descritto.
Successivamente la scrittura ha attraversato periodi di forte rallentamento, di stasi per poi riprendere velocemente a distanza di anni, dopo il mio trasferimento in città.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice ed è stata fatta subito.
Ho visualizzato ed avuto ben chiara da subito anche come volessi la copertina: immaginavo la protagonista ripresa da dietro per creare maggior mistero agli occhi del lettore.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Non ho uno scrittore preferito. Chiaramente su di un'isola deserta vorrei con me solo letture leggere e misteriose.
Ebook o cartaceo?
Sicuramente cartaceo. Adoro l'odore della carta stampata e sfogliare le pagine dei libri che leggo e conservo gelosamente.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho iniziato circa dieci anni fa seguendo un'improvvisa ispirazione letteraria. Non c'è stato un motivo scatenante, desideravo solo dar voce alle mie emozioni.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea del libro è stata inspirata, come già detto, dal contesto bucolico in cui vivevo.
La scrittura si è protratta per diversi anni e ha subito varie stasi. Rileggendo quanto scritto, mi sono resa conto di aver modificare il nome di un personaggio durante il racconto: Don Peppino era improvvisamente diventato a metà libro Don Faustino. Alla fine ho optato per Don Faustino!
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un'emozione indescrivibile! La pubblicazione di questo mio primo romanzo mi rende orgogliosa e mi stimola a proseguire questo percorso, anche perché sto già lavorando su altri romanzi...mi leggerete ancora!
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona è stata mia madre, anch'essa accanita lettrice. Ha apprezzato molto l'opera e mi ha stimolata ed invogliata a farla pubblicare perché è certa che troverà gradimento nei lettori.
Ovviamente è anche il mio augurio....
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ritengo che sia molto utile per stimolare i lettori più pigri ed agevolare le persone con problematiche particolari.
Personalmente preferisco il libro stampato che posso sfogliare con le mani.