Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me (ma scrivere sul serio) rappresentata la totale liberazione del pensiero, dell'anima.
Scrivere permette a me, ma lo permette a chiunque, di esprimere i lati nascosti di sé stessi. Questa pratica aiuta a dare un nome ad un sentimento, a scoprire NUOVI modi di parlare di qualcosa di cui siamo certi sapere tutto.
Le emozioni che personalmente provo quando scrivo e forse gioia, ma anche tristezza (che è benzina per i poeti), rabbia, disgusto, ansia. Posso affermare che provo una vasta gamma di emozioni, tutte fondamentali alla mia produzione.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Totalmente, direi. Come ho già detto, quando scrivo, mette tutto me stesso, o almeno ci provo. Quando sono in giro, o a lavoro, con amici, persone sconosciute, vivo questi momenti in maniera poetica, nel senso che cerco di cogliere il "senso poetico" di un gesto, una situazione, perché ogni cosa ha un suo senso, nascosto il più delle volte, e con la poesia cerco di sviscerare questo mistero.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Inviare un messaggio a chi lo leggerà. Desidererei che ogni mia parola scritta in qualche modo rimanga impressa al lettore, che diventi fonte di ispirazione e di riflessione.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo, come tutti i titoli delle mie poesie, è stato casuale. Penso qualche istante, e la prima parola o frase che mi suona bene la uso come titolo. Spesso non so neanch'io perché la mia testa mi ha suggerito quella parola o frase, ma rispetto i segreti della mia mente e mi fido.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei Pastorale Americana di Philip Roth, perché lo considero uno dei romanzi più belli e struggenti che io abbia mai letto, che consiglio a tutti, perché è un capolavoro penso in grado di smuovere qualcosa a chiunque.
Ebook o cartaceo?
Entrambi.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Avevo circa 16 anni quando la mia passione per la scrittura di poesie e sbocciata, e il motivo è quello che ho detto prima. Voglio inviare un messaggio che colpisca e rimanga.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non c'è un aneddoto in particolare, ho raccolto in questa "raccolta" tutti i componimenti migliori (almeno credo) che ho scritto.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un sogno che diventa realtà, e non mento che ancora non riesco a credere che stia accadendo.
Non svegliatemi, vi prego.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia sorella, che crede tanto in me e nella mia opera.
Grazie, Simo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia una bellissima realtà. L'ascolto, nell'apprendere storie, è fondamentale, e credo che ascoltare un capolavoro non cambia dal leggerlo, anzi forse è anche meglio a volte, considerato che le informazioni uditive restano più impresse nel cervello.