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05 Ott
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Intervista all'autore - Davide Dall’Acqua

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io ho sempre vissuto in un paesello di provincia naturalmente immerso nella campagna. All'inizio dopo le scuole medie i miei genitori visto che non avevo scelto nessuna scuola da frequentare mi spinsero a trovarmi un lavoro. Dopo due anni di marmista ho deciso di smettere e nel 2000 mi sono piano piano immerso nella lettura di libri leggevo anche nove ore al giorno tutti i giorni anche di notte a volte.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi piace scrivere al mattino presto o alla sera tardi.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non posso negare che è Stephen King il suo genere mi piace poi ce ne sarebbero molti altri ho una libreria personale nel mio studio di settecento libri e di autori veramente tanti.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata mentre dormivo è stata un sogno. Dopo l’ho scritta e l’ho sistemata ma per descrivere alcune cose ho studiato anni altrimenti non l'avrei completata soprattutto le parti che riguardano la scienza.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Io vivo in un contesto sociale dove o tutto o niente io preferisco mettere anche del mio per capire certe teorie ma lavoro tutti i giorni nella scrittura e lettura prendendomi qualche piccola pausa ogni tanto l'importante è raggiungere l'obbiettivo che ti imponi.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è come vuoi vedere tu autore una realtà quindi cerco sempre che i personaggi fanno quello che vorrei fare io come autore anche nell'immaginario.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Penso che nei miei libri ci sia una parte di me che fa compiere al romanzo o alla storia quello che penso io che percepisco. Ad esempio ho un'idea finito quella ne penso un'altra la scrivo e magari esce dalla tastiera del computer una frase dopo frase e dopo faccio di tutto perché il discorso prendi la forma adatta.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
A dire il vero sono i miei venti anni di studio di scritture dopo scritture di letture dopo letture e poi c'è anche la voglia di fare e migliorarsi sempre.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Devo ammettere che il mio libro così completo essendo il mio quinto libro che ho voluto pubblicare a tutti i costi o cercato di tenerlo nascosto il più possibile ma alcune parti e come mi sia nata l'idea lo condivisa con gli infermieri dove sono ricoverato in psichiatria e altri pazienti.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me non può scavalcare la carta stampata ma può pareggiare come strumento di diffusione.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Su questa io ci credo molto e sono convinto che sia una cosa importante per chi vuole semplicemente rilassarsi e ascoltare e per chi non può vedere un libro e lo può sentire solo questo è effettivamente una cosa che va ragionata pensata e ampliata il più possibile.
 
 
 

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io ho sempre vissuto in un paesello di provincia naturalmente immerso nella campagna. All'inizio dopo le scuole medie i miei genitori visto che non avevo scelto nessuna scuola da frequentare mi spinsero a trovarmi un lavoro. Dopo due anni di marmista ho deciso di smettere e nel 2000 mi sono piano piano immerso nella lettura di libri leggevo anche nove ore al giorno tutti i giorni anche di notte a volte.

 

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi piace scrivere al mattino presto o alla sera tardi.

 

3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non posso negare che è Stephen King il suo genere mi piace poi ce ne sarebbero molti altri ho una libreria personale nel mio studio di settecento libri e di autori veramente tanti.

 

4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata mentre dormivo è stata un sogno. Dopo l’ho scritta e l’ho sistemata ma per descrivere alcune cose ho studiato anni altrimenti non l'avrei completata soprattutto le parti che riguardano la scienza.

 

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Io vivo in un contesto sociale dove o tutto o niente io preferisco mettere anche del mio per capire certe teorie ma lavoro tutti i giorni nella scrittura e lettura prendendomi qualche piccola pausa ogni tanto l'importante è raggiungere l'obbiettivo che ti imponi.

 

6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è come vuoi vedere tu autore una realtà quindi cerco sempre che i personaggi fanno quello che vorrei fare io come autore anche nell'immaginario.

 

7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Penso che nei miei libri ci sia una parte di me che fa compiere al romanzo o alla storia quello che penso io che percepisco. Ad esempio ho un'idea finito quella ne penso un'altra la scrivo e magari esce dalla tastiera del computer una frase dopo frase e dopo faccio di tutto perché il discorso prendi la forma adatta.

 

8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
A dire il vero sono i miei venti anni di studio di scritture dopo scritture di letture dopo letture e poi c'è anche la voglia di fare e migliorarsi sempre.

 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Devo ammettere che il mio libro così completo essendo il mio quinto libro che ho voluto pubblicare a tutti i costi o cercato di tenerlo nascosto il più possibile ma alcune parti e come mi sia nata l'idea lo condivisa con gli infermieri dove sono ricoverato in psichiatria e altri pazienti.

 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me non può scavalcare la carta stampata ma può pareggiare come strumento di diffusione.

 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Su questa io ci credo molto e sono convinto che sia una cosa importante per chi vuole semplicemente rilassarsi e ascoltare e per chi non può vedere un libro e lo può sentire solo questo è effettivamente una cosa che va ragionata pensata e ampliata il più possibile.

 

 

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