2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il libro "Quando per caso" è una storia inventata, così come i suoi personaggi.
Dentro questo libro, per me davvero prezioso, vivranno però sempre le emozioni vere che ho vissuto durante un viaggio fatto lo scorso autunno a Vienna e Budapest e che mi ha fatto scoprire il valore della bellezza come amore puro.
Spero di essere riuscita a rendere autentiche attraverso le parole scritte, le immagini fotografate di cui mi sono innamorata, e di riuscire a trasmettere ai lettori il fascino per il senso del bello che mi ha fatto emozionare.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quando scrivo un libro, nel contesto della storia, mi piace far emergere riflessioni e trasmettere messaggi al lettore.
In questa storia, dove l'ambientazione spazia dalla Sicilia alla Germania, viene messa in luce la forza e la determinazione della protagonista a voler realizzare un sogno, ma affiora anche il suo senso dell'amore per la propria terra, la gioia e la riconoscenza alla vita per le cose di cui le ha fatto dono.
Scrivere quest'opera, ha significato in ultimo, la possibilità di comunicare al lettore "quanto un abbraccio rappresenti un mezzo di comunicazione di sentimenti importanti e di parole non dette tra persone che parlano lingue diverse."
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
"Quando per caso" è una storia incentrata sulla casualità quale elemento e filo conduttore che collega avvenimenti ed emozioni vissute dalla protagonista.
Il titolo scelto vuole significare appunto l'importanza dell'incidenza che il caso può avere a volte nella vita.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi piacciono i classici e anche la letteratura moderna.
Vorrei una grande quantità di libri, così sarei automaticamente sempre in compagnia con tanti scrittori.
Inoltre mi servirebbe assolutamente un quaderno e una penna per scrivere, magari di una grande amicizia nata con gli scrittori di cui leggo.
6. Ebook o cartaceo?
Un libro in primo luogo è fatto di carta e anche se la nuova frontiera è l'ebook, io continuo ad amare il cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sinceramente non mi sento una persona che fa la carriera di scrittore.
Scrivo per passione da sempre e dal momento che sono andata in pensione, ho avuto più tempo libero da dedicare a questa passione ed è nata la voglia di pubblicare ciò che riesco ad esprimere meglio.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il romanzo "Quando per caso" è nato di getto da un'idea affiorata alla mente il giorno di Santa Rosalia, e da qui nasce anche il nome della protagonista che è una ragazza siciliana tanto amata e che dona tanto amore.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere il proprio lavoro diventare un libro è una emozione che forse può comprendere bene e in assoluto solo chi condivide la medesima passione per la scrittura o chi ha il dono di possedere una sensibilità fuori dal comune.
Ed è per questo che ringrazio sempre l'Editore Vito Pacelli, perché non so se scrive, ma sicuramente possiede una sensibilità fuori dal comune.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sono sincera, prima della pubblicazione l'ho raccontato a un'amica.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro può essere uno strumento di lettura rilassante, la sera, ad occhi chiusi, come quando si ascolta una bella canzone in cuffia.