5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei “Cabaret mistico” di Alejandro Jodorowsky, perché mi ha dato molti spunti sulla vita di tutti i giorni.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo senza alcun dubbio.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrittore mi sembra una parolona, in Italia purtroppo sei sempre quasi anonimo a meno che non hai un colpo di fortuna e ti pubblicano facendoti conoscere a 360 gradi oppure ti fai raccomandare da qualcuno che ha del potere nel mondo dell'editoria. Ricordo quando ho contattato alcune case editrici per delle informazioni generali e la risposta era sempre la stessa: noi pubblichiamo solo scrittori conosciuti....
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce per caso mentre ero seduto in spiaggia un pomeriggio d'estate e guardavo un arcobaleno che si era formato dopo una lieve pioggia e pensando a certi momenti della mia vita mi sono detto... perché no? dopo alcuni giorni mi sono sentito con Iole Testa via mail e da lì a pochi mesi dopo, avevamo scritto il libro.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sicuramente gioia e speri che chi lo leggerà sarà soddisfatto del lavoro che per giorni hai portato avanti.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il libro è stata mia sorella minore e subito dopo alcuni dei miei pochi amici veri.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che il cartaceo ha sempre il suo perché leggere un libro e sentirne il profumo ha un altro effetto che scorrere le pagine in un computer o tablet o smartphone, il progresso forse ha esagerato un po’ portandoti via delle sensazioni, che fino a qualche tempo si provavano e spero che si continui a provarle anche in futuro.