Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

19 Ott
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Guido Araldo

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Mezzo piemontese e mezzo ligure, poiché nato in una pesino dimenticato tra Piemonte e Liguria, con 4 monumenti nazionali antichissimi: un castello e tre chiese. L'unico luogo in Italia con quattro chiese nel borgo antico disposte esattamente come le piramidi e la sfinge (costellazione di Orione). La mia famiglia è presente a Saliceto da un documento del 1358. Sono diventato scrittore, per modo di dire, a 18 anni durante un lungo viaggio negli stati Uniti sedotto dalle poesie di Edgar Lee Masters e dalle poesie canzoni di Cat Stevens.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Tutte le ore vanno bene, esclusa l'alba quando mi piace dormire. Il momento migliore e magico la mezzanotte.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Non c'è un autore contemporaneo preferito. Di gran lunga Dante Alighieri o Quasimodo con "I Lirici Greci", oppure Pavese con "Dialoghi con Leucò" e anche Louis Borges, soprattutto i racconti.



4. Perché è nata la sua opera?

Per l'ambizione di scrivere una saga di 22 romanzi storici ambientati tutti a Saliceto in secoli diversi.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Tantissimo. Anzi, in maniera assoluta. Da sempre ho una mia piccola patria tra le Langhe, il Monviso e il mare Ligure, lontano dalle grandi città.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Entrambe: evasione ma anche realismo.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tutto!!! Anche se cerco per i romanzi storici una documentazione rigorosa che sempre mi appassiona e poi mi ci immergo come in un oceano tutto mio, sconfinato, tra personaggi desunti dalla realtà che mi circonda.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Il professor Gatti al tempo in cui frequentavo le Magistrali a Mondovì e poi più nessun altro. Prima di scrivere evito accuratamente tutti i libri che potrebbero in qualche modo influenzarmi. Devo scrivere liberamente traendo tutto dalla farina del mio sacco.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

A mia moglie, che mi ha falcidiato tutto quanto era triviale e io poi l'ho aggiunto accentuandolo. È la pura verità.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Non lo so. Io ho troppi anni per esprimere un simile giudizio: non riesco ad apprezzare quel tipo di lettura. Devo odorare la carta.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

No comment. Incapace di rispondere.

 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 


Articoli correlati (da tag)

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)