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26 Lug
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Intervista all'autore - Renato Pillitteri

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Ho sempre scritto riflessioni sul mio stato d'animo, perfino canzoni ma senza pensare di pubblicarle. Di recente avere raccontato qualche episodio della mia infanzia su facebook, ha suscitato l'interesse e la condivisione di molti e mi sono subito sentito interprete di emozioni comuni.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Ogni momento di questo racconto è me stesso. Io sono lì dentro.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

La stesura è avvenuta giorno dopo giorno lentamente senza la smania di finire. Senza accorgermi avevo scritto più di quanto avevo in mente.




4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Il titolo stesso mi ha sollecitato a scrivere.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Non certo per la mia sicilianità ma Camilleri e senza dubbio quello che mi ha invitato ad essere libero.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo... Il Cartaceo soddisfa tutti i sensi. L’e-book ha l'opportunità di arrivare ovunque.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Dopo avere interrotto il rapporto di lavoro la mia mente è divenuta libera di fantasticare e la penna ha preso il sopravvento.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Casualmente ho raccontato su facebook un piccolo aneddoto dell'infanzia. Subito il consenso e l'invito a proseguire. Cosa che ho fatto.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

È un'emozione indescrivibile. Ti rendi conto che tutto è possibile se vuoi.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Mia figlia Silvia e i suoi sorrisi nel leggerlo mi hanno firmato il consenso.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Tutto ciò che è nuovo mi affascina. Ma si devono affiancare a quanto di importante ha rappresentato il libro stampato nella storia.  


 

 

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Mercoledì, 26 Luglio 2017 | di @BookSprint Edizioni

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