3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me quest'opera ha rappresentato la possibilità di poter comunicare delle mie esperienze e di realizzare un piccolo sogno che avevo tempo fa e che in una certa misura avevo parcheggiato.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata semplice: mi ha aiutato molto la redazione della BookSprint. Inizialmente avevo un titolo ma poi il suggerimento che mi hanno dato mi è piaciuto e ho deciso di tenerlo perché in effetti mi sembrava più rappresentativo per la mia opera.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sceglierei come scrittori Dan Brown perché mi piacciono i libri che contengono mistero ed enigmi; scegliere anche L. Ron Hubbard ed Isaac Asimov perché mi piacciono molto anche i libri di fantascienza.
6. E-book o cartaceo?
Per ora dico cartaceo: mi piace sfogliare le pagine, avere in mano la carta e vedere anche i libri nella casa.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Avevo iniziato a scrivere semplicemente per il gusto di scrivere. Avevo fatto leggere le mie opere a qualche persona e avevo ricevuto dei riscontri positivi. Poi ho iniziato a partecipare a qualche concorso e successivamente ho conosciuto una persona che aveva pubblicato il suo libro con la BookSprint e ho pensato di farlo anch'io!
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce semplicemente dal desiderio di far conoscere il mio modo di scrivere e di poter comunicare le mie esperienze attraverso il linguaggio della poesia. Come piccola curiosità mi viene in mente questo: siccome il libro è composto principalmente da alcune delle poesie che ho scritto negli anni passati, mi è capitato di fare una piccole ricerca tra i miei vecchi appunti e ho trovato delle bozze di poesie scritte in vecchi notes che non ricordavo di avere. È stato un po’ come fare un piccolo viaggio nel tempo!"
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una soddisfazione e una bella sensazione il fatto di aver creato qualcosa partendo dal proprio io, mettendo qualcosa di se stessi.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Ho fatto leggere alcune delle poesie a mia moglie; in realtà per intero ancora nessuno.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Personalmente preferisco ancora il cartaceo e la lettura classica però lo trovo molto utile per chi ad esempio viaggia molto e quindi si può ascoltare dei libri mentre guida o è passeggero.