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22 Giu
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Intervista all'autore - Alberto Grosso

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere e fermare i pensieri fuggitivi sulla pagina. Ho il vizio di scrivere. Fin dagli anni di scuola, dopo la lettura di un libro, riassumevo nello scritto le linee essenziali dell'opera.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Il piccolo e grande mondo in cui si vive, le esperienze, le meraviglie della natura, tutto diventa un interrogativo uno stimolo a presumere una dimensione metafisica, trascendente, un'energia logica gravitazionale, un principio. Come dire: "In principio era il Verbo".




3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Ho seguito un filo logico che si delinea nella storia biblica, sapienziale, profetica: una storia che fin dall'origine si sviluppa verso un compimento: l'evento messianico che si compie nella rivelazione del Verbo: Gesù, come lo indica l'evangelista Giovanni. Senza questo evento tutta la storia rimane come un interrogativo senza risposta.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

È una scelta che nasce dall'esigenza di disegnare un'apertura verso una realtà metafisica, un varco oltre il tempo che illumina il tempo: un varco di luce.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

La Bibbia e i classici: Virgilio, Dante, Manzoni.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo: per avere qualcosa in mano da sfogliare.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Non è una carriera. È un istinto, un bisogno di fissare le impressioni, le riflessioni.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

È un diario dell'anima. Mi sono introdotto nel personaggio Giovanni per tracciare la sua esperienza di vita, cogliere le sue riflessioni sul mistero di Gesù disegnate nel Vangelo e ripercorrere la sua attività di apostolo.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

La responsabilità di offrire una lettura utile attraverso l'invenzione narrativa senza eludere la realtà che si propone.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Forse un amico, che è anche un critico attento, senza reticenze e con proposte concrete.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

La lettura attenta aiuta la memorizzazione e la comprensione critica. Due interrogativi: Come leggere? Come ascoltare?

 





 

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Mercoledì, 22 Giugno 2016 | di @BookSprint Edizioni

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