4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è un lungo lavoro di limatura dei pensieri. Non riesce mai al primo colpo. Occorre una sedimentazione delle idee e la traduzione in un linguaggio appropriato.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La necessità di raccogliere, in una sintesi, gli appunti, frutto del lavoro di anni.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il sottotitolo 'Itinerari didattici' indica un percorso che ha due obiettivi: da un lato l'approfondimento, oggi quanto mai necessario delle tematiche ambientali, declinate secondo le prospettive di interesse, aria, cambiamenti climatici, danno ambientale, tipologie di inquinamenti; dall'altro ritengo utile l'inizio di un percorso di analisi della scrittura più tecnica e scientifica, premessa per sviluppare, anche nel nostro paese, un cammino di ricerca.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi sembra una domanda esagerata: scrivere è un percorso che si fa a piccoli passi, difficile da mettere in pratica.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, mi sono ritrovata con in mano tutto quello che avevo segnato e sintetizzato e due colleghe mi hanno consigliato di metterlo a disposizione.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Direi di no. Nel momento in cui ho deciso di mettere a disposizione di tutti il lavoro effettuato, ho perseguito l'idea senza cambiare opinione.
10. Il suo autore del passato preferito?
Sono tanti. Tra questi citerei Thomas Mann, Elias Canetti, Tolstoj, Dostoevskij.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi sembra interessante, ma soprattutto per i romanzi, non per la saggistica che ha bisogno di un approfondimento personale.