3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato molto difficile decidere di mettermi a nudo davanti a coloro che leggeranno questa mia opera, ma l’ho voluto fare per dare una testimonianza vera di quanto sia difficile la vita per un bimbo abbandonato e per dare voce ai tutti i bimbi del mondo che ancora oggi subiscono violenze inaudite.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata combattutissima. Nel mio cuore il titolo doveva essere “Dove sei?”. Alla fine ho scelto l’interrogativo che mi ha accompagnato per tutta la vita: “Perché?”.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con se? O quale scrittore? Perché?
“Lettera a un bambino mai nato” di O. Fallaci perché la protagonista del libro si fa molte domande sulla vita e si chiede se è giusto mettere al mondo un figlio, domande che molto spesso anche io mi sono fatta.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo perché amo il contatto con la carte, sfogliare le pagine, leggere un libro al mare o in spiaggia. Tuttavia riconosco che l’e-book nel tempo prenderà sempre più piede.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ho mai deciso di diventare scrittrice. Scrivo per racconta la mia vita, per render omaggio alle persone che ho amato. Il mio primo libro “Antonio Angrisano” scritto nel 2000 è nato per ricordare l’arte pittorica di mio marito. Questo secondo libro vuole invece rivelare una vita piena di difficoltà ed essere una testimonianza per chi come me ha vissuta l’abbandono e la violenza.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La mia professoresse di lettere, mi ha sempre invogliata a racconta la mia esperienza di vita; negli ultimi anni anche la mia famiglia trovata mi ha spinto a trovare il coraggio di farlo.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande emozione nel veder realizzato un lavoro di due anni e allo stesso tempo tanta paura di perdere dei rapporti di amicizia quando scopriranno il mio vero passato.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
I miei coautori Michele Albini e Giulia Pornacin.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Favorevolissima per la sua utilità. Permette di ascoltate un libro in diversi mometi della giornata e ai non vedenti di godere della bellezza di un romanzo.