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BookSprint Edizioni Blog

17 Lug
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Intervista all'autore - Alvaro Capuano

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono di origine meridionali, per l'esattezza Vietri sul Mare in provincia di Salerno. Vivo attualmente in Provincia di Cremona. Nel 2014 sono stato collocato in pensione per motivi di salute dal Corpo di Polizia Penitenziaria con la qualifica di Ispettore Capo. Sono sposato da 26 anni è più, e ho un figlio di anni 21. Non mi definisco uno scrittore perché colui che scrive è ben altra cosa, ho solo realizzato un sogno: quello di raccontare i fatti della mia vita dalla mia nascita ai gironi nostri. Mia moglie vedendomi triste perché avevo scelto di uscire dalla scena pubblica dove attualmente vivo, mi ha spinto a scrivere la biografia della mia vita, perché mi sono sempre dedicato al volontariato, allo sport senza fini di lucro e alla vita sociale della comunità. Ho visto passare d'innanzi tutta la mia vita, ma in particolare ho pensato alle persone che ho amato tanto e non sono stato degno dell'amore che mi hanno dato i nonni materni. Quando leggerete il mio libro capirete chi è il personaggio. Credetemi ne vale la pena, è molto snello nella storia scritta. Comunque ringrazio l'editore che ha accettato la mia richiesta di non snaturare il mio io.


2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Nel pomeriggio perché ritengo che la mente si deve dedicare alla scrittura, dopo che in una notte di insonnia ti è passato nella testa uno scorcio della tua vita.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Non ne ho uno in particolare, sono appassionato molto di libri di psicologia e criminologia.



4. Perché è nata la sua opera?

È nata per puro caso, grazie ad uno che ha creduto in me, ad un altro che mi ha trovato lo sponsor nel momento giusto e a mia moglie che è stato il mio mentore.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Poco o nulla, mi definisco ignorante di letteratura e vivo la vita per quello che è. Leggo secondo il piacere di farlo e come ho detto prima mi piace la psiche umana. Il nostro cervello ha tante capacità e non riesce a svilupparle secondo le possibilità di ognuno di noi. Solo un aspetto vorrei evidenziare: la cultura di ogni essere è proporzionata secondo ed esclusivamente la sua volontà di apprendimento, non è un titolo di studio o una laurea, ma la vita stessa con le esperienze vissute che ti fanno diventare qualcuno.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

È la realtà in persona. Coloro che scrivono fantasie o quant'altro, non sono sodisfatti della loro vita e per questo, si dedicano alla genialità della scrittura, per inventare storie che quasi sempre diventano film di successi. È difficile scrivere la verità dei fatti, è difficile mettersi a nudo, ognuno di noi ha tutto l'interesse di nascondersi dietro ad una maschera, questa è la realtà dei fatti e nessuno da importanza alla sostanza, solo all'apparenza, non si valuta la dignità della persona ma solo quello che vali economicamente.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tutto me stesso con il cuore e con una mente lucida, dopo il vortice di una depressione, perché nei valori in cui credevi, sei stato tradito.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Mia moglie, l'amico di passeggiata e i miei nonni materni.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Alla mia musa mia moglie, e subito a voi della redazione, che avete creduto sempre in me!



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Non so, non sono un indovino e sono letteralmente ignorante nel progresso, sono rimasto ancora alla matita e calamaio!!!



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Lascio dare un giudizio a tutti coloro che sono esperti in materia.



 

 

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Venerdì, 17 Luglio 2015 | di @BookSprint Edizioni

1 COMMENTO

  • Link al commento Alvaro inviato da Alvaro

    Ringrazio tutti coloro che hanno letto il libro e hanno apprezzato l'onestà della mia verità dei fatti, che non deve e non vuole essere paragonata a nessuna di ognuno di Voi, perché ogni essere ha la sua storia. Vorrei concludere augurando ad ognuno di leggere il libro, perché non sono uno scrittore e non appartengo alla cerchia de saccensi e dotti i scritture e quant'altro. con stima e affetto a tutti voi. Alvaro.

    Sabato, 25 Luglio 2015 19:01

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