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BookSprint Edizioni Blog

29 Feb
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Intervista all'autore - Alvaro Capuano

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono natio di Crema (CR) ma di origine della Provincia di Salerno, per l'esattezza di un paesino alle pendici della Costiera amalfitana di nome Raito. Lì ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza, ho terminato gli studi presso la città di Salerno, ho girovagato per alcuni anni l'Italia ed infine nel ottobre dell'anno 1985 mi sono stabilito in Provincia di Cremona, dove ho trovato nell'anno 1998 la mia attuale moglie. Ci simo sposati nell'anno 1989, dalla nostra relazione è nato nell'anno 1993 l'unico figlio maschio. La mia professione è stata nel Corpo di Polizia Penitenziaria nei ruoli degli Ispettori. Attualmente dall'anno 2014 sono collocato a riposo per motivi di salute (pensione) e vivo tutt'ora in Provincia di Cremona. Con il massimo rispetto di tutti gli scrittori non mi definisco tale, ho realizzato il libro grazie alla fiducia di chi ha creduto nelle mie capacità e mi sono dedicato prima alla lettura e poi alla scrittura, perché il mio tallone d'Achille è stata sempre la lingua italiana e la grammatica!

Scrivere è una passione e un piacere; in questa fase del tecnologico, far riscoprire il piacere di porre su un foglio di carta i pensieri, le aspettative, le delusioni, le amarezze, le gioie e la speranza di un futuro migliore di quello che mi avevo lasciato alle spalle del mio passato, è stato bello. Per concludere, prima di essere definiti degli scrittori ed essere alla mercede dei cosiddetti critici della letteratura Italiana, questo con consapevolezza e coscienza, anche un uomo di strada, comune e di rendersi conto che nella vita nulla è precluso, oggi sono qui a raccontarmi!



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Vi potrà sembrare assurdo e ingannevole, ma nelle ore notturne e nella pace di più assoluto, quando vieni preso dai pensieri di varia natura e dopo aver letto un libro, mi è venuto spontaneo scrivere della mia vita e raccontarmi. Grazie allo sprono di mia moglie che ha sempre creduto, sostenuto e amato per quello che sono realmente senza nascondermi dietro ad una maschera o peggio alle menzogne perché mi vergognavo di non aver avuto una famiglia e peggio la figura paterna, ho cominciato a scrivere.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Con il massimo rispetto e l'onestà che mi distingue fare un nome degli scrittori contemporanei sarei falso nell'elencare il mio preferito. Mi piace leggere di tutto in particolare quelli del passato. Lo scrittore che ho amato e apprezzato su tutti è stato Umberto Eco, perdonate la mia poca modesti mi vedo nel suo modo di porsi senza lacci e vicoli di qualsiasi natura o appartenenza! L'unico aspetto che ci distingue è che io sono un Uomo di Fede e lui un laico convinto!!!



4. Perché è nata la sua opera?

Le mie due opere sono nate da una esigenza personale, ripercorrere in modo critico la mia vita, rivedere il mio passato e con la speranza di avere capito tutti gli errori commessi quelli diretti e quelli indiretti, non addossando la colpa ad altri, ma essere onesti e consapevoli nell'ammettere i propri limiti e debolezze!



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

A dirla sinceramente e con schiettezza, mi definisco un asino della conoscenza della lingua italiana e con la grave lacuna della grammatica! Da piccolo ero poco propenso agli studi, vivevo sulle mie capacità di apprendimento e la mia furbizia di ascoltare bene l'insegnamento della maestra e dei professori! Ad oggi con sommo rispetto ed onestà intellettuale, ammetto di aver peccato di presunzione e poca fiducia nei miei mezzi di studio, non dando mai importanza alla mia forza nel voler studiare con piacere; questo poi nella vita è un tassa che paghi e ti porti dietro. In breve l'ignoranza di non sapere e non voler apprendere le fondamenta delle radici della lingua italiana e dell'importanza della madre lingua latina!!!



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Scrivere è stato come mettersi a nudo e scrivere la realtà dei fatti, pur ammettendo che per tanti è stata solo bramosità di saper della tua vita e non saper leggere il vero contenuto del messaggio che volevo dare, colpo dello scrivente o peggio presunzione? Ad oggi con consapevolezza non mi faccio paranoie di qualsiasi natura, perché sono felice di aver realizzato un sogno e di non considerarmi un saccense, un dotto o un cultore delle critica letteraria che emettono sentenze, ma solo me stesso!!!



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tutto e di più, anche in quelle parti che nessuno avrebbe mai immaginato, ho dato tutto me stesso, senza dare scandalo o peggio pettegolezzi, ma ho dimostrato in primis a me stesso e a tanti che Alvaro è quello che vedete e che incontrate nella vita reale e in quella virtuale. 8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera? Tre figure fondamentali: mia moglie, la mia mentore; il mio sponsor che ha creduto cecamente in me supportandomi economicamente e moralmente,( perdonate ma è corretto e onesto che citi lo stesso perché non sarei qui a fare l'intervista "Hotel Ristorante Al Veliero di Pontevico (BS)); la mia Casa Editrice "BookSprint Edizioni" con la figura del suo Editore Vito Pacelli e il suo staff che ha dimostrato professionalità e capacità, (questa non è una sviolinata ma pura verità che si è concretizzata con i fatti e con l'appoggio che non avrei mai lontanamente immaginato portandoci ad oggi e pubblicando due libri!) Non dimenticherò mai la parole dell'Editore al Salone Internazionale del libro di Torino nel mese di Maggio dell'anno 2015: "Credimi Alvaro, in un settore di squali di case Editrice di conoscenza mondiale, noi ci difendiamo bene e crediamo nei nostri scrittori, grazie a tutti Voi, siamo diventati quello che avete visto con l'accoglienza che vi abbiamo dimostrato."



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Alla mia Signora, la quale con uno sguardo e con un sorriso di sorpresa e nel contempo di compiacimento, non pensava di avere un piccolo genio della scrittura, perché leggendo rivedeva il racconto della mia vita e il piacere di riviverla con la mia persona!!!



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Io di aspetti tecnologici e futuristici sono totalmente ignorante, penso che il futuro appartenga alla definizione che Lei ha posto nella domanda!



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

È bella, piacevole e avveniristica, solo un piccolo appunto se mi è consentito, chi non ha le possibilità economiche di poter aggiungere al libro questa tecnologia deve essere supportato e aiutato, perché è pur vero che i soldi giustificano tutti i mezzi leciti, ma quando essi non rientrano nelle possibilità di un piccolo soggetto come la mia persona, esse sono precluse e non accessibili! E' una sincera, leale e onesta critica che pongo alla vostra attenzione, per far capire a tutti coloro che leggono, che non c'è inganno o strumentalizzazione nelle interviste, ma è solo frutto di una sana collaborazione delle parti! Ringrazio per l'ennesima volta della fiducia riposta in uno sconosciuto che ha azzardato entrare in questo mondo di letterati!



 

 

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