L’età di mezzo è quel momento in cui è forse più semplice cominciare nuove avventure, concedersi nuovi spazi e, parallelamente, completare i percorsi della propria vita. Lasciandosi guidare dall’esperienza e dal desiderio di trasmettere al prossimo un messaggio di saggezza, anche Paolo Nava si è avviato alla stesura del suo libro d’esordio, di cui oggi si riconosce l’estrema utilità. Curato in fase di pubblicazione dallo staff della casa editrice BookSprint Edizioni, il libro - dal singolare titolo - “Il manager, il Budda e… Quel fischietto che non suonava mai” si configura come un racconto autobiografico in cui si documentano i fatti salienti della vita professionale dell’autore. Come in un mosaico, le tessere si incastrano per dare forma al disegno della sua vita, ben narrata nelle 268 pagine del libro, edito nella tradizionale versione cartacea.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da un paesino della Brianza ( Monza Brianza). Mi sono diplomato in Chimica Industriale nel lontano 1970 ed ho lavorato per 43 anni in differenti Aziende chimiche Italiane e Multinazionali. Sono diventato dirigente Industriale a soli 33 anni raggiungendo anche cariche di Consigliere Delegato in tre CdA. Sono felicemente sposato da 42 anni, padre e nonno di ben 4 nipotini maschi e scatenati. Quando ho scelto di ritirarmi definitivamente in pensione dal lavoro, ho scoperto che la vita può riservare una "nuova alba" e ho deciso di mettermi a raccontare la mia intensa vita professionale,privata e spirituale con l'obiettivo di dare ad altri preziosi consigli.