Nelle 552 pagine che compongono la corposa struttura del romanzo, l'autore ripercorre, principalmente attraverso gli atti, le delibere e le determinazioni della Giunta del Consiglio Comunale, l'ultimo secolo di storia di Besano, soffermandosi, nello specifico, sugli anni in cui ha fatto parte (o come assessore o come sindaco) della Giunta stessa. Ampliamenti di strade, risoluzione dei problemi idrici, messa in sicurezza di strade, marciapiedi e case, opere pubbliche, restauri e costruzioni di scuole hanno segnato il passo del tempo, in questo paese in cui la voglia di fare non è mai mancata, nemmeno quando la situazione politica era poco chiara.
L'intento dell'autore è proprio quello di far conoscere ai contemporanei e alle generazioni future ciò che è stato ed è accaduto nella recente storia della frazione lombarda, stigmatizzando comportamenti e atteggiamenti ostruzionistici, senza apparente lucida logica, di enti e persone fisiche che hanno rallentato, ma non bloccato, l'arrivo del progresso a Besano.
Nato a Zafferana Etnea, piccolo comune in provincia di Catania, nel settembre del 1936, Salvatore Merlino ha conseguito il diploma di abilitazione magistrale nel 1955 e, dopo essersi iscritto alla facoltà di Magistero, Lingue e Letterature straniere all'Università di Catania, si è trasferito a Parma per completare gli studi. Nel 1964 ha provato la strada della politica, diventando sindaco di Besano, ricoprendo la carica per nove legislature. Ha vinto, nel 1983, il concorso nazionale per diventare direttore didattico e da quel momento ha dedicato anima e corpo, oltre che alla politica, al suo nuovo lavoro di dirigente scolastico. Negli stessi anni ha potuto soddisfare la sua passione per la scrittura, giungendo a farsi pubblicare come coautore diversi testi, ma "Besano. Storia-cronaca" è la sua prima pubblicazione in solitaria.