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16 Set
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Quanti di memoria

Quanti di memoria è il titolo dell’opera scritta da Enzo Fernicola: un libro che narra vicende autobiografiche e che “altro non è se non un micro-cosmo di storie…”,
utili, senza dubbio, “a comprendere anni importanti per la storia della stessa Italia...”, ad utilizzare le parole dell’’autore. Siamo negli anni 1969-1989: un ventennio che di vicende ne ha da raccontare… Anni di grandi cambiamenti che l’autore ha vissuto in prima persona, da protagonista della vita politica di Buccino e, invero, non solo. Nel frattempo, anche l’autore affronta non poche vicissitudini personali: ad esempio, l’uccisione dello zio Giuseppe, mitragliato da un aereo inglese; poi l’incarico di Consigliere Comunale e il tragico terremoto dell’Irpinia, accaduto nel 1980, a pochi anni dal suo insediamento. Un libro di cui si consiglia la lettura, perché caratterizzato da curiosità ed apertura mentale, proprio al fine di invitare ad un confronto, traendo, al contempo, le dovute conclusioni.

Edito dalla casa editrice BookSprint, il testo è acquistabile sia in formato cartaceo che in versione digitale.


Enzo Fernicola è autore dell’opera-prima “Quanti di memoria”: Fernicola è nato a Buccino; ha frequentato le scuole superiori e l’’Università a Napoli, laureandosi in Fisica presso la Federico II. Ha insegnato Matematica e Scienze nella scuola media superiore di primo grado e Matematica negli istituti superiori di II grado. L’autore non intende rivelare molto di sé. Eppure dice molto il suo libro. Soprattutto per i ruoli che ha rivestito per oltre venti anni: quello di Consigliere Comunale ed Assessore a Buccino, dove vive ancor oggi. In quegli anni è, oltretutto, avvenuto il tragico terremoto che ha colpito e, invero, devastato l’’intera Irpinia. Un’epoca che Fernicola non ha potuto evitare di raccontare, al contempo riferendo di sé. Del resto, all’epoca aveva solo vent’anni e “tutto appariva fattibile; niente incuteva timore…”. Un invito, senza dubbio, ai giovani d’oggi: ad essere altrettanto propositivi e costruttivi, come è stato lui che così tanto si è impegnato, oltre che per la ricostruzione del suo paese, per la scuola ed il progresso culturale dell’intera comunità.

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