“Scacco Matto” è il titolo del libro scritto da Endrit Vuka: un’opera che tratta del ruolo che riveste l’uomo nell’universo e, perciò, il suo inevitabile rapporto – o finanche “non-rapporto…” – con Dio. L’autore analizza in modo estremamente dettagliato tale tematica partendo dal pensiero dei primi filosofi antichi fino a giungere a quello più moderno, passando altresì per l’esame di concetti appartenenti al mondo della Fisica e della Quantistica moderna.
Il lettore non potrà non restare piacevolmente coinvolto da cotanti pensieri, tanto più perché si tratta di considerazioni oltremodo logiche, affascinanti anche per chi è digiuno della materia. Senza dimenticare i paradossi e, invero, le certezze che non potranno non essere condivise da chiunque. Edito dalla Casa Editrice Booksprint Edizioni, il testo è acquistabile sia in formato cartaceo, sia in quello digitale.
Endrit Vuka si presenta al lettore attraverso la sua opera-prima, intitolata “Scacco Matto”. Vuka, classe 1985, è nato in un piccolo paesino dell’Albania. Ultimo di tre figli, è cresciuto in un ambiente familiare laico, seppur di tradizione cattolica. Del resto, negli anni ’90, in Albania cominciavano ad essere professate diverse religioni ed è proprio durante la frequentazione di un corso di catechismo che l’autore ha occasione di apprendere la lingua italiana. Nell’anno 1997 Vuka raggiunge il padre, emigrato poco prima. Nel 2005 si sposta a Modena, dove concluderà le superiori, cominciando a manifestare un amore incondizionato per lo studio della Fisica prima e della Filosofia poi, non disdegnando finanche un profondo interesse per il pugilato. Nel 2009 diverrà un atleta professionista ma concluderà poco dopo la sua carriera: nell’aprile del 2012, dopo una sconfitta a Toulon, in Francia. Al termine di quello stesso anno Endrit Vuka trova soluzione al “paradosso ontologico dell’Onnipotente…”. Attualmente vive a Bologna, con il suo migliore amico: un amico più che fidato e a quattro zampe. Svolge la professione di operaio ed ha un gran desiderio: si augura di riabbracciare l’amata figlia al più presto.