L’amore, il sentimento-principe dell’esistenza, il motore del mondo per ognuno. Nessuno escluso: questo il tema trattato nell’opera intitolata De Cordis Prole, di cui è autore Fabiano Caperna. Una raccolta di componimenti poetici dedicata all’amata ed in cui si descrive l’amore in ogni suo stato: dalla nascita alla morte. Un amore senza dubbio particolare. Ispirato al Dolce Stilnovo e che, pertanto, ricorda, in modo neppure velato, il sentimento provato da Dante per Beatrice.
Edito dalla Casa Editrice Booksprint Edizioni, il testo è acquistabile sia in formato cartaceo, sia in formato digitale.
Il libro De Cordis Prole è una raccolta di poesie d’amore destinate ad una particolarissima amata. Già! Perché si tratta di una di quelle amate che non si vorrebbero mai incontrare: un’amata che trafigge il cuore e che, pertanto, riduce l’amato in condizione di schiavitù, visto che si trova a dipendere dal suo sorriso, dal suo sguardo e da ogni suo gesto. Gesti, sorrisi e sguardi che continuano a non pervenire al povero amato che, perciò, commette l’errore di considerarle “mancanze costruire ad arte…”, probabilmente per timidezza. Almeno questo è il pensiero iniziale, quando il suo amore per lei è talmente sconfinato da non essere in grado di fargli cogliere la realtà che, poi, solo nel tempo, gli renderà chiaro quel che, invero, lo era sempre stato ma non aveva saputo – o, forse, voluto – cogliere. Perché accecato da quelli che non erano altro se non i suoi stessi sentimenti. Sentimenti, di certo, non ricambiati e che, per questo, non avevano provocato reazioni nell’amata: nessuno sguardo, nessun sorriso, nessun gesto.
Questa è la cruda realtà: “nel suo petto non batteva amore…” ed egli “sempre all’oscur ne era stato...”. Un sentimento magistralmente descritto da Fabiano Caperna, poeta e scrittore italiano, nonché esponente contemporaneo del Neoromanticismo letterario.