Un racconto autobiografico che tratta l’esperienza del carcere, in cui ciascuno è costretto a sopravvivere, privato di ogni dignità, senza colore né calore. “Stanze Chiuse” è il titolo dell’interessante libro di cui è autore Antonio Papalia e che, edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni, è attualmente disponibile nel doppio formato cartaceo / e-book.
Il testo racconta la vita nelle celle carcerarie, ambienti talmente squallidi in cui si rifiuta di entrare addirittura di luce che, nelle rare occasioni in cui vi giunge, non può che donare speranza. Una vera e propria testimonianza, quindi, quella di Antonio Papalia, capace di mostrare senza veli le gravi carenze del sistema carcerario italiano che si prefigge un obiettivo ben lontano da quello che professa.
Un testo, dunque, di cui si consiglia la lettura a chiunque, perché non interessa esclusivamente il sistema carcerario italiano bensì l’intero ordinamento statale. Un’opera che, al di là della storia in sé, non può non comportare profonde riflessioni: non solo di carattere giuridico ma più semplicemente umano.
Nato il 15 luglio dell’anno 1975 a Locri (RC), Antonio Papalia è già autore di diverse opere letterarie quali: “Nel frastuono del silenzio... una voce che tace” Edizioni Ali penna d’autore - Torino; “La partenza” Edizioni Laterza - Bari; “Frammenti...” e “Con la voce dell’anima” e nel 2014 “Lettere omaggio a Giovanni Paolo II” Edizioni Poeti nella società - Napoli. Ha partecipato a numerosissimi concorsi letterari nazionali ed internazionali ottenendo attestati di merito, di riconoscimento e sempre buoni piazzamenti. È stato anche autore di testi teatrali con personale rappresentazione.