La pandemia da Covid-19 ha modificato lo stile di vita di tutti. Ma ci sono alcuni settori della società che sono stati costretti a cambiare più di altri. Tra questi, sicuramente, la scuola, chiamata ad aggiornarsi in tempi record per far fronte alle nuove esigenze. Di questo ne parla Pino Dolce nel suo libro “Dove va la scuola – Scuola, genitori e digitale durante il COVID-19”. L’opera, edita dalla BookSprint Edizioni, è disponibile nel classico formato della brochure cartacea.
Le conversazioni che compongono il volume prendono spunto da una serie di interventi fatti da alcuni genitori in sede assemblare durante il primo periodo di lockdown e si concentrano sul ruolo fondamentale della scuola nella società moderna. Scuola che, insieme alla famiglia, rappresenta il luogo della formazione e della crescita dei ragazzi di oggi e che, quindi, necessariamente deve essere capace di dare le risposte che i cittadini si aspettano da un’istituzione così importante.
Argomento centrale la didattica a distanza, oggi nota a tutti anche come DAD. Le 102 pagine del libro mettono in risalto, quindi, i problemi relativi alla tecnologia, agli aspetti educativi ed a quelli psicologici, ma anche i punti di forza di una nuova potenziale forma di insegnamento. È perciò, il libro, uno strumento utile anche ai fini di una comprensione più etica dell’intero mondo della scuola nel 2020, tra emergenza sanitaria e tutela del diritto all’istruzione e alla formazione.
Insegnante nelle scuole secondarie di Bologna, Pino Dolce ha studiato Ingegneria presso l’Università di Bologna e ha partecipato a due progetti dell’Unione Europea “Leonardo da Vinci”, rispettivamente a Barcellona (Spagna) e Gyor (Ungheria). Nel curriculum vanta anche un anno di insegnamento presso la scuola italo-somala di Mogadiscio e la collaborazione nella scrittura del libro “Benaadir. Il risveglio di una millenaria identità” di Nurudin Hagi Scikei. Attualmente insegna anche yoga, partecipando alla formazione di progetti editoriali sulla disciplina orientale.