Il potere dei ricordi, il fascino e l’emozione della memoria che ritorna per saldarsi definitivamente tra le pagine di un libro, la magnificenza di un uomo e della sua storia, tra aspetti mondani e fatti personali. Arriva in libreria “Non scaldarti troppo – Autobiografia e dintorni socio-planetari”, il nuovo libro di Italo Del Gaudio. Il volume, edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, racconta, attraverso gli episodi legati all’autore, la vita nella sua essenza e nei suoi molteplici e straordinari aspetti.
Ricordi di infanzia ed episodi di vita vissuta si rincorrono in una narrazione attenta e vivace, pronta a raccontare una vita anche semplice ed essenziale, in cui però la dignità ed il lavoro sono sempre stati al centro dell’universo. Per questo la storia di Italo Del Gaudio può essere considerata la storia dei tanti che ogni giorno, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che la vita ci pone costantemente sul nostro cammino, si rimboccano le maniche per poter essere in pace con se stessi al tramonto.
L’autobiografia scorre via sinuosa e leggera, nelle sue 166 pagine arricchite da aneddoti a volte curiosi, a tratti divertenti, comunque sempre ispirati. Diversi gli spunti di riflessioni, che spaziano dalle tematiche inerenti la Chiesa e la spiritualità all’amore ed il rispetto per il prossimo, alla nostalgia e al senso di vuoto lasciato da chi non c’è più, fino all’amicizia, la scuola ed il lavoro. Il tutto condito da gioie e dolori che l’autore riesce a condividere e far provare al lettore che approccia il libro con spirito, cuore e mente aperti.
Nato a Napoli nel dicembre del 1938, Italo Del Gaudio si è laureato in Ingegneria elettrotecnica col massimo dei voi (e lode) nel 1963 presso l’università degli Studi Federico II di Napoli. Dopo i primi anni di lavoro presso il Centro studi di Fisica dello Spazio, è stato responsabile della ricerca e sviluppo della Texas Instruments Italia, per poi essere direttore tecnico Indesit nel biennio 1977-78. La sua esperienza lavorativa gli ha permesso perciò di arrivare a ricoprire il ruolo di direttore della divisione robotica e dei laboratori Olivetti di Marcianise e Pozzuoli. Negli ultimi anni ha collaborato (e collabora tuttora) con diverse università, anche internazionali (come il MIT), ed ha pubblicato diversi testi universitari su tecnologie elettroniche e scienze dei calcolatori ed economia.