L’Opera si presenta come una raccolta di poesie e brevi versi in prosa che descrivono i tormenti e i sentimenti dell’autrice. Dalla struttura lineare e chiara, il testo si presenta come una lettura scorrevole e coinvolgente grazie ad un linguaggio che va interpretato e compreso al fine di coglierne le diverse sfaccettature.
“I santi bevono whisky” è un testo in grado di trasmettere le emozioni ed i tormenti vissuti dall’autrice tanto che il lettore potrà prendersi la libertà di plasmare i propri sentimenti e sentirsi parte dell’opera stessa. Un testo profondo, quasi viscerale, quindi, quello di Manuela Sposato, capace di raccontare e suscitare sensazioni contrastanti in chi legge, sensazioni intime e personali dell’autrice stessa, ma che diventeranno una voce universale.
Manuela Sposato è nata a Cosenza, in Calabria, il 20 marzo 1984. Ha trascorso la sua adolescenza irrequieta a Rogliano con i suoi genitori, gli amici e tutte le maree di cui è fatta la giovinezza. Il suo primo romanzo: “L’architetto dell’arcobaleno” (Edizioni Erranti Cosenza) pubblicato nel 2010. In ogni luogo e nel tempo trascorso fino ad ora ha portato con sé la Scrittura, da sempre cara al suo cuore.