Una vacanza tra sorelle per trovare il tempo di stare insieme, ancora una volta, per l'ultima volta. Il bello di riscoprirsi e ritrovarsi, anche se in vista di una tragedia imminente. Racconta gli attimi prima della morte Alessandra Nicolosi nel suo romanzo "Non è indispensabile". Il volume, edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato del libro cartaceo, affronta il tema della malattia, del cancro, allo stadio terminale. Lo fa con passione e misurazione, come è giusto trattare un argomento oggi delicato e purtroppo condiviso da molti.
Il romanzo inizia con un racconto di un viaggio: tre giorni di vacanza di due sorelle che sembrano semplicemente godersi la reciproca compagnia, come se non lo facessero da molto tempo. In realtà è proprio il tempo il nemico di Susanna, la maggiore delle due, malata di cancro e ormai con pochi giorni ancora da vivere. Il viaggio è quindi l'occasione per ripercorrere le proprie vite, prima che la Morte, padrona del Tempo, arrivi a portarsi via la donna, strappandola alla sua famiglia e ai suoi due bambini.
80 pagine per raccontare un ultimo saluto, l'affetto vero e sincero tra sorelle, che sanno che il futuro ci sarà per loro, ma, insieme, solo in un'altra vita. Il ritmo scorrevole ed avvincente accompagna il lettore nella storia, che via via si fa sempre più intensa e drammatica, senza però mai abbandonare l'equilibro narrativo imposto dall'autrice. Il tema della malattia è comunque affrontato direttamente, senza filtri, e per questo motivo risulta, insieme al libro stesso, "vero", stimolando pagina dopo pagina riflessioni profonde sul senso della vita.
Tutto questo raccontato dall'abile penna di Alessandra Nicolosi. Nata a Roma nel 1972, col sogno di fare la giornalista, l'autrice ha amato il liceo classico ed il latino, ha studiato come statistico ed ha svolto con successo un corso di sistemista. Negli anni si è data da fare ricoprendo diversi incarichi: da sondaggista a correttrice di bozze, da segretaria ad articolista, fino ad impegnarsi nel settore del turismo. Da venti anni, però, ha un ruolo manageriale in ambito informatico, ma non ha abbandonato la sua vena artistica, che si divide tra il disegno e la scrittura. Ama circondarsi di persone bellissime e conta di invecchiare in un agriturismo dove poter scrivere solo per se stessa.