Fortunato, il protagonista di questo romanzo, descrive la sua esperienza da cocainomane, un momento delicato che quasi lo porterà al crollo definitivo; ma poi pian piano, con una straordinaria forza di volontà, riuscirà ad emergere dal baratro riappropriandosi della sua vita e della sua dignità.
Un’autobiografia emotivamente coinvolgente, quindi, quella di M. Scrivano e F. Belfray, che coniuga il lato umano di ricordi personali alla testimonianza di un cammino fatto di sforzi e determinazione per riemergere dal degrado nel quale fanno precipitare le dipendenze da droghe, alcol o ludopatia.
I lettori potranno appezzare il coraggio di un giovane uomo, eroe dei nostri tempi, che saprà vincere la sua battaglia per liberarsi dalla trappola mortale della droga, riconquistando la sua vera libertà, il suo ruolo sociale e ricostruendo i suoi affetti. La sua durissima esperienza e la decisione di porsi al servizio di chi ha imboccato lo stesso calvario esistenziale dà al lettore la conferma di avere tra le mani un libro che sa dare speranza in un mondo che sembra fatto per ingoiare senza possibilità di riscatto umiltà e debolezze.
Gli autori dimostrano che tutti ce la possono fare, senza false retoriche o frasi di maniera. La loro è una testimonianza orientata a dimostrare che dal baratro delle dipendenze si può risalire con la tenacia, l’impegno e la volontà. Uno sforzo che con l’aiuto di operatori e familiari può dare i risultati sperati a dispetto dei pregiudizi e delle pastoie burocratiche che, con cinismo, sembrano voler ostacolare queste rinascite morali ed esistenziali.