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BookSprint Edizioni Blog

15 Giu
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Intervista all'autore - Maria Carmela Ingribelli

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Mi chiamo Maria Carmela, ma preferisco essere chiamata Mary. La mia patria è l'Italia ma non il posto in cui sono nata. Sono nata a Glarus, in Svizzera, con il freddo e la neve che dominano quasi per l'intero anno. All'età di 6 anni mi sono trasferita in Italia, più precisamente in Calabria, in un piccolo paesino, Cantinella. Sono cresciuta circondata dall'amore della mia famiglia, dei miei nonni, di tutte le persone che mi hanno aiutato ad adattarmi al posto nuovo e che in un modo o nell'altro hanno lasciato un bel ricordo che conservo ancora oggi nel cuore.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Il libro che consiglierei a ogni adolescente di leggere è "Il piccolo principe", che contiene delle tematiche sulle quali bisogna riflettere. La più evidente è quella dell'infanzia considerata dall'autore come il più bel periodo della vita di ogni persona. Un altro tema molto importante è quello dell'amicizia, valore importantissimo sia per l'autore che, penso, per ognuno di noi. Il piccolo principe è un "viaggio" che ha sede nel cuore, dove rimaniamo incantati dalle avventure del ragazzino sul suo asteroide. In questo libro, l'autore ripete più volte che i bambini capiscono al volo molte più cose di un adulto. Ecco perché la dedica è per "il bambino che una volta è stato quell'adulto". Perché tutti gli adulti, un tempo, sono stati bambini ma pochi se ne ricordano veramente.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Penso che l'e-book sia un progresso, come tutte le cose che col tempo stanno progredendo. Indubbio è che il libro cartaceo è un qualcosa che non perderà mai il suo valore. Penso che al freddo tatto di un vetro sia meglio toccare, sfogliare, le ruvide o lisce pagine di un libro sentendo l'odore di vecchio o di nuovo che emanano.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Penso che la scrittura sia una passione, un talento, un amore ponderato. È pur vero che alcuni sviluppano e coltivano questa passione non da subito ma in ogni caso essa è un bisogno che viene da dentro; il bisogno di scrivere, di prendere carta e penna e dare sfogo alla propria immaginazione.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Ogni volta che ho un po' di tempo libero ne approfitto per scrivere ed è così che ho iniziato a scrivere questo romanzo. Mi sono seduta, ho preso carta e penna e ho iniziato a fantasticare, ad immaginare, a scrivere e un idea tira l'altra…ecco fatto il romanzo. Ho deciso di scrivere questo libro ambientandolo nel posto in cui desidero tanto andare e che conservo nel cassetto dei sogni.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Proprio come ho scritto nel mio libro, a tutti i lettori voglio semplicemente dire di seguire sempre il proprio cuore ed i propri sogni perché non costa niente. Ciò che dice la nostra mente non può competere con ciò che dice il nostro cuore, è lui che dobbiamo ascoltare. È lui che, indipendentemente da cosa si tratti, ci porterà sempre nella direzione esatta, ci indicherà sempre la scelta giusta.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

La scrittura è sempre stata una mia passione, sin da piccola. Sono sempre stata brava a scrivere storie, poesie, racconti di paura, di amore. Mi piace scrivere, e se posso farlo riuscendo anche a comunicare un qualcosa di significativo a chi legge sarebbe fantastico.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Ricordo che non avevo le idee chiare su come e cosa scrivere nella storia riguardante il libro e che passavo giorni interi a strappare fogli per poi riempirne altri finché tutto non sembrava in modo perfetto. Scrivere è bello ma non sempre è facile. Ci sono giorni in cui potrei scrivere pagine e pagine ed altri in cui l'ispirazione non vuol proprio saperne. L'importante è non arrendersi mai.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

No, non mi è mai capitato. Ho avuto giornate "no" in cui l'ispirazione era poca ma non ho mai pensato di non portarlo a termine. Se inizio una cosa, qualsiasi cosa, la porto a termine.



10. Il suo autore del passato preferito?

Non ne ho uno in particolare. Ci sono parecchi autori importanti del passato come Italo Calvino, Ernest Hemingway, Eugenio Montale, Leopardi, pascoli e tanti altri.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Penso che sia una cosa interessante, un modo in più per farci capire quanto la tecnologia stia entrando a far parte delle nostre vite.

 




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Giovedì, 15 Giugno 2017 | di @BookSprint Edizioni

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