“Protagonista di queste pagine è la voce di una co-scienza assediata dalle immagini di un mondo incerto e ipocrita e inghiottita dal sonnambulismo auspicato e indotto dalla società dei nostri tempi.” Nel buio del vagone di un treno diretto a Berlino, il protagonista di quest’Opera inizia la sua lunga riflessione, che continuerà fino alla fine dello scritto, concentrandosi essenzialmente sul senso dell’esistenza umana al di fuori delle catene imposte dall’odierno sistema sociale ed economico. Diventa pertanto centrale la questione del lavoro, alla quale si lega inscindibilmente il tema della ricchezza, la grande menzogna capace, al giorno d’oggi, di offuscare le menti di tutti.
“La grande colpa” è uno scritto che coinvolge profondamente, trasportando il lettore nel contesto dei pensieri dell’autore e inducendolo a riflettere sul senso dell’esistenza così come è concepita oggi.
L’autore, Marco Mitidieri, ha origini calabresi ma vive a Roma da diversi anni, dove si impegna nello studio della filosofia, della storia del teatro e si dedica alla sua grande passione per la scrittura. Già ideatore di porse e aforsimi, nel suo ultimo libro invita i lettori ad ascoltare la propria coscienza perché è l’unico modo per vivere davvero.