112 pagine delicate, sofferte, intense e profonde, in cui si toccano diversi argomenti, come il tema dell'omosessualità. Ma in ognuno di essi si entra in punta di piedi, con determinazione ma leggiadria, perché ogni aspetto della vita è giusto che sia approcciato con sensibilità e affetto. Nei mesi si dipana la storia di una famiglia del Barenon, in Veneto: un padre che ama profondamente la natura e la pesca e che si presta a sostituire il guardiano del posto prima di iniziare il lavoro in fabbrica, tre figli che vivono con semplicità la laguna, procurandosi da solo il cibo e riscoprendo il bello di vivere allo stato brado. Sembra tutto un sogno, ma la vita reale è dietro l'angolo…
Un romanzo di formazione, un racconto quasi d'altri tempi che vuole far emergere il bello delle piccole cose, la straordinarietà del semplice, come se si guardasse per la prima volta il mondo con gli occhi del fanciullo. Perché la bellezza e il divertimento non devono essere esclusivamente legati alla tecnologia, ma possono dipendere soprattutto dall'immaginazione di ognuno e da quanto voglia si ha di mettersi in gioco con la natura, alla (ri)scoperta del nuovo.
Claudio Borghello è nato a Mestre nel 1967. Dopo gli studi nautici, intraprende la strada del ferroviere. Da sempre curioso verso il mondo e i posti nuovi, ha però le sue radici ben salde con la terra di origine e i luoghi della sua infanzia, con paesaggi sempre nuovi e mai davvero conosciuti. Appassionato di politica, è anche un raffinato scrittore, come dimostra il suo stile, anche se "Barenon" rappresenta il suo esordio letterario.