La trama. Il marchese Egidio Merolla, dopo una vita trascorsa in Inghilterra, ritorna a Napoli, sua città natale, in seguito alla morte del padre. Nella bella città campana, della quale si innamorerà sempre più, apprenderà i piani che il defunto marchese aveva predisposto per lui: Egidio ha in eredità il compito di costituire, con l’aiuto di fidatissimi amici, una vastissima società segreta con fini filantropici. Tra le alterne vicende storiche che investono il Regno di Ferdinando di Borbone, alla fine il protagonista riuscirà ad uscire indenne, seppur profondamente segnato, dalle innumerevoli avventure che lo coinvolgono e a ritornare tra le braccia della sua amata Assunta in Inghilterra.
L’autore, Giovanni Battista Maese, classe 1960, è nato a Napoli ed è laureato in Lettere moderne ed è docente nelle scuole superiori. Nel suo romanzo con un’abile cifra stilistica è in grado di far emergere aspetti della società del tempo davvero peculiari. Ad esempio il ritratto originale del popolo napoletano, orgoglioso e sicuro di sé in cui convivono due anime contrastanti, quella illuminista proiettata verso il progresso e la scienza come presupposti del miglioramento delle condizioni sociali in un’ottica di cittadinanza universale, e quella popolare ignavia dei principi e diritti fondamentali dell’umanità.