La trama. Lidia è una donna con il desiderio di avere una famiglia mai del tutto realizzato. Vive la sua vita di madre premurosa e di moglie incompresa, ma questo non la distoglierà dal lottare per i suoi ideali fino in fondo. La storia finisce in modo inaspettato, giungendo all’epilogo attraverso vicende di vita familiare e di crescita interiore che passano per la strada del dolore. Lidia riuscirà a comprendere il suo passato, guardando finalmente con chiarezza il percorso da intraprendere per un futuro migliore. Il messaggio che lancia l'autrice è positivo: nella vita le sventure devono essere considerate come un opportunità, per rinascere e reinventarsi.
“Il fiore dell’amaranto” ci racconta quanto può essere difficile la vita di una donna, che nasconde spesso una realtà dolorosa, ma che ritroviamo frequentemente anche nelle nostre vite. La metafora è proprio il fiore dell’amaranto, un baccello che è in grado di riprendersi anche dopo l’essiccazione soltanto entrando in contatto con l’acqua, allo stesso modo anche l'uomo deve essere tenace e non deve abbatersi mai. L’immedesimarsi nei panni di Lidia così profondamente, potrebbe essere per Titti Gemmellaro l’arma vincente per il successo di Casa Sanremo Writers, con la serata finale in programma il 13 febbraio al Palafiori di Sanremo.