Ambientato in tempi in cui la ragione fatica a trovare barlumi di luce, non manca di attualità circa i temi trattati: integrazione tra culture, paura, vergogna, pregiudizio e la condizione di generazioni successive che vivono, o vivranno in modo diretto il frutto dell’incontro.
La condanna peggiore per Saeed Ben Nazif non è dover morire per mano dell'Inquisizione, ma non poter vivere sotto la luce del sole l'amore per la nobil donna Beatriz, dalla cui unione è nata Jael. La vita della piccola mulatta è piena di insidie e difficoltà. Affidata alle cure del servitore Bernardo, cresce con l'idea che la madre è morta dandola al mondo, per proteggerla dalla notizia dell'adulterio con un musulmano ed evitare a entrambe la forca. Tra bugie e sotterfugi, segreti svelati e colpe imperdonabili, Jael sarà chiamata ad affrontare la sfida più grande: combattere per un amore che tutti credono impossibile, sfuggendo alla prigionia per un'accusa ingiusta e ritrovare quella madre che tutti le hanno nascosto.
L’autrice è agente di viaggio, professione che le permette di approfondire e apprezzare diverse culture e terre lontane, alimentando la passione per la scrittura che permea le pagine del suo lavoro, un lavoro sapientemente scritto sulla forza dell'amore.