Quella della Dell’Aria è una poesia intimista in cui emerge il tema della memoria e della condizione umana in cui si sente la voglia di riscatto e la ricerca di una nuova identità , del cambiamento. Sono versi in cui amore, memoria e malinconia sono accompagnati dal ritmo e dalla tensione del tango; versi indocili e insieme docili che raccontano i pieni e i vuoti, l’identità sofferta dell’amore, della solitudine e del dolore attraverso uno sguardo femminile che racconta cosa vuol dire essere donna oggi, ed esserci veramente.
Il titolo, “Vivo tra puntini sospensiviâ€, rimanda all’idea del vivere appartato tipico di chi racconta la vita e la quotidianità con le parole, osservando il mondo che ci circonda e meditando facendo dono alla comunità dei suoi preziosi pensieri. Il libro finalista è una corposa raccolta di poesie che non seguono uno schema preciso ma che parlano ditte al cuore di chi legge. Ogni poesia è un tassello di un’esistenza. Attraverso lo spazio che l’autrice ci regala, intravediamo riverberi ed intrecci di mondi lontanissimi e insospettabili coincidenze, ritardi sul crocevia del tempo che aprono nuove prospettive.
Giuseppina Dell’Aria è nata ad Avellino ma vive a Napoli. La sua scrittura narra di lei, del passaggio dolente delle stagioni, della verità che ricerchiamo quando la parola ci accompagna e diventa quasi una necessità Ha partecipato ai volumi Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0 (Homo Scrivens 2013), La vera bellezza (Boopen led 2010) e Serial Novel (Homo Scrivens 2014). Fra i diversi riconoscimenti, il premio nazionale di letteratura e teatro Nicola Martucci – Città di Valenzano 2010. Da alcuni anni è impegnata anche nella scrittura teatrale, scrivendo per il progetto “Teatro di luoghiâ€, atto alla valorizzazione di siti storici di Napoli.