Nel libro si trovano frammenti, più o meno brevi, di vita vissuta in cui l’autrice riversa le proprie esperienze, emozioni, sentimenti. Interessanti dialoghi che intrattiene con Dio, al quale sottopone una serie di questioni sulle quali si interroga e a cui non riesce a dare risposta. O anche, i componimenti dedicati al padre, carichi di affetto e di nostalgia. Utilizzando il verso libero, che meglio si confà al fluire dei pensieri, l’autrice mette in scena tutta se stessa.
“Non morirò commercialista… forse!”, è una raccolta che si fa apprezzare per profondità e fluidità dei riferimenti, ma anche per la varietà degli argomenti trattati, per la sapiente riduzione in versi di un complesso universo interiore, per la bellezza di certe espressioni con cui sono affrontati temi di più stretta attualità non risultando mai banali. Rachele Di Mauro, nata a Caserta, sposata e madre di due figli, è docente di economia aziendale, diritto geografia e sostegno nella scuola superiore. Scrive perché attraverso le parole riesce a esprimere la sua inquietudine e la sua follia.