La storia di Federico Nardella e quella di Cincinnato che iniziano rispettivamente il proprio percorso nella religione e nella politica, e affrontano un momento delicato che li porterà a far crollare le certezze che avevano. I dubbi di Federico, nel primo racconto, sono un po' i dubbi di tutti noi nei confronti della Chiesa. Di qualsiasi religione. Laddove si crede a un'entità superiore, come si fa anche a pensare che gli uomini che cercano di realizzare il suo messaggio in Terra siano altrettanto ineccepibili? È possibile credere in Dio senza credere nella religione, che è fenomeno umano e non mistico? Anche i dubbi del neo dittatore sono quelli della gente comune. Chi non vorrebbe ritrovarsi nel suo ruolo per sistemare il Paese? Eppure si ritroverebbe a combattere non solo contro l'istituzionalizzazione, ma anche contro chi, i poteri forti, ha tutti gli interessi affinché la situazione resti questa.
Ecco perché “Le grottesche istituzioni”, che parte dalla satira, è un libro attuale, piacevole da leggere e che offre interessanti spunti di riflessione.
Riccardo De Santis vive a Roma. Comincia a scrivere giovanissimo e lo fa tutt'ora oggi come hobby. Quest’opera rappresenta una sfida con se stesso e nasce dall'osservazione del mondo che lo circonda, per questo ha affrontato due tematiche che coinvolgono tutti.