Nunzio, infatti, insieme al maggiore dei tre figli, dal 1999 conduce uno studio di tatuaggi, realizzando su pelle vere e proprie opere d'arte. In questa intervista, l'autore ricorda i momenti in cui ha messo nero su bianco le ricette, ovvero «una vicenda giudiziaria che mi ha portato agli arresti. Ho trascorso 350 giorni di carcere a Modena e lì ho avuto modo di riflettere e scrivere», ricordando anche le emozioni e i motivi che lo hanno portato a scrivere un libro di ricette senza confini di spazio e di tempo. «Ogni piatto non ha basi fisse, ma cambia ed evolve a seconda dei prodotti di cui disponi in quel momento.»
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