Queste parole sono state scritte da Giuseppina Gherardi, autrice dell’articolo pubblicato sulle colonne del Centro, quotidiano dell’Abruzzo, intitolato A 16 anni scrive un libro sulla sua spina bifida. La diversità di Claudia l’ha segnata sin da subito, costringendola, appena nata, a lottare per la vita, prima sotto il bisturi del medico, poi in incubatrice. E oggi Claudia è qui, è la può raccontare.
“La mia amica Spina Bifida”, uscito quest’anno per i tipi di BookSprint Edizioni, è il racconto della sua vita. Una vita difficile, che ci porta all’interno della diversità, per scoprire che oltre le apparenze c’è una ragazza di 16 anni con gli stessi sogni, desideri, sentimenti di qualsiasi altra sua coetanea. Una ragazza che però ha dovuto convivere con un’“amica” – come lei stessa la definisce – che ha reso tutto più complicato. Ma di certo non impossibile.
«”La spina bifida è una malformazione del midollo spinale. Pe me è una compagna di viaggio con cui dovrò convivere per sempre“», spiega Cladia sulle pagine del Centro. «”L’idea di scrivere su questa convivenza che mi accompagna dalla nascita è una necessità venuta dal mio cuore, dalla mia anima. Voglio informare le persone su questa patologia che mi imprigiona, che non mi consente di muovermi da sola e mi costringe a camminare con i tutori“».
Ma Claudia non ha nessuna intenzione di rinunciare ai suoi sogni. «”Da 6 mesi pratico nuoto agonistico a Chieti. Quando avrò 18 anni voglio partecipare alle paraolimpiadi. Studio canto moderno e l’anno prossimo farò i provini per X-Factor. Voglio diventare famosa per far capire alla gente quanto io sia normale“». Siamo sicuri che sentiremo presto parlare ancora di lei.
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