Orlindo Riccioni ha nel suo curriculum letterario diverse decine di pubblicazioni, che spaziano da testi tecnico-scientifici a racconti di fantasia e soprattutto di vita vissuta. E si tratta di una vita intensa. Come scrive La Prealpina, nel pezzo firmato da Cristina Masetti, Orlindo è stato protagonista delle «esperienze più varie, sia in Italia che all’estero, ma anche d’intraprendere una brillante carriera che lo ha portato da dipendente a imprenditore. “Mi sento una persona realizzata. Ho avuto la fortuna di esercitare le mansioni che mi erano più congeniali”, dice Riccioni, precisando di avere ancora tanta voglia di fare e un persistente desiderio di mettersi in gioco».
Nella cornice della Città dei Fiori, proprio nella settimana del Festival, Orlindo Riccioni ha presentato “Perseverando arrivi”, opera autobiografica uscita quest’anno per BookSprint Edizioni. Ma «parlare di Riccioni come di un semplice scrittore è riduttivo, se si pensa, ad esempio, che un’invenzione come la macchina per la stampa a “transfer” […] è frutto del suo ingegno».
Un uomo che ha girato il mondo e ha «consumato tanti passaporti […], uno di quei personaggi che resteranno sempre giovani: giovani come la loro mente, come la loro tenacia, cm il lori inesausto desiderio di trasferire esperienze e conoscenze».