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30 Dic
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La Repubblica recensisce Lorenzo Bracco

La Repubblica recensisce Lorenzo Bracco. Il suo “Anoressia”, uscito nel 2012 per BookSprint Edizioni, continua a suscitare l’interesse della carta stampata. La recensione, a cura di Maurizio Crosetti, è stata inserita nella rubrica Letture&malattie. Il pezzo si intitola Il racconto dell’anoressia, intreccio e indizi, e non è affatto un caso.

La ricerca dei “veri colpevoli” portata avanti da Bracco, infatti, procede come un’avvincente medical serie, riuscendo ad intrattenere il lettore mentre lo informa, citando dati e risultati scientifici, sulle cause di uno dei mali più gravi del mondo attuale.
Ecco l’attacco di Repubblica: «L’anoressia raccontata come un romanzo, una trama con personaggi, un senso, molti problemi e incastri non sempre visibili, una possibile soluzione. Ci ha provato un medico, Lorenzo Bracco, 63 anni, psicoterapeuta e nutrizionista torinese. Ha scritto “Anoressia. I veri colpevoli” e ha vinto il premio Cesare Pavese 2013 per la sezione dedicata alla saggistica scientifica».
Stando a contatto coi pazienti, il medico è stato colpito da quella che lui stesso definisce “mela di Newton”, un’intuizione che gli ha permesso di avere un quadro più chiaro della malattia: «Una trentennale esperienza sul tema», scrive ancora Repubblica, «ha suggerito a Bracco una spiegazione ulteriore: “Sono convinto che all’origine dell’anoressia vi sia un trauma fetale, non necessariamente emerso durante la gravidanza. Ad esempio, un distacco della placenta o un parto distocico: quando accade, si richiede al sistema neurovegetativo del nascituro una risposta di estrema intensità. È molto probabile che il sistema neurovegetativo così stimolato ne risulti, alla fine, traumatizzato. Insieme a questa concausa, da riscontrarsi tra il concepimento e la nascita, ho verificato un altro aspetto importante: quasi nella totalità dei casi, la madre e la figlia anoressica non hanno lo stesso gruppo sanguigno”».
Una constatazione che deriva dall’esperienza clinica e che Bracco, con intelligenza e umiltà, non ha nessuna pretesa di assolutizzare: «La novità è rappresentata da una possibile prevenzione della sindrome anoressica. “In caso di sofferenza fetale e di diversità nei gruppi sanguigni tra madre e figlia, anche se ovviamente l’anoressia non è automatica, è molto probabile che questa possa insorgere. Poi, certo, non si deve aspettare che la ragazza pesi trentacinque chili per intervenire”».
Lo stile di Lorenzo Bracco si è rivelato vincente: «Tutto questo in un libro che non è un trattato medico classico, pur avendo un rigoroso taglio scientifico: “Sarà che l’ho dettato a mia moglie, che fa la guida turistica, dunque sa come si parla alle persone per farsi capire. Volevo che il mio libro fosse di lettura semplice, proprio perché l’anoressia non lo è affatto”».

 

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