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07 Nov
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Intervista all'autore - Franco Iantosca

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono orgoglioso di essere napoletano, vivo e lavoro a Jesi. Sono chirurgo-endoscopista. Scrivo poesie, perché per me sono un divertimento. È cominciato circa 50 anni fa, quando stavo in collegio ed è poi continuato saltuariamente nel tempo.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Non c'è un tempo determinato durante la giornata, mi dedico alla poesia quando sono ispirato, come vede non sono uno scrittore di professione e scrivo poesie perché lo sento, scrivere poesie è la musica scritta della mia anima e della mia mente!



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Leggo ma non ho un autore preferito contemporaneo. Leggo molto libri di storia. Gli autori preferiti del passato sono il Machiavelli, Dante e Manzoni. Per non dimenticare Eduardo De Filippo se lo vogliamo considerare contemporaneo. Non voglio dimenticare Totò, Giustino Fortunato, Genovesi ecc...come vede tutta gente meridionale e soprattutto napoletana!!



4. Perché è nata la sua opera?

La mia opera è nata per caso, mi ha spinto una mia collega-collaboratrice che ha già pubblicato per voi: Monica De Berardinis. A quel punto mi sono lasciato convincere e poi ho pensato che sarebbe stato utile raccogliere dei soldi per beneficenza ( Etiopia ed Associazione Kiwanis).



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Tantissimo perché i vari momenti della mia vita possono essere letti nelle mie poesie.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

No, per me è una grande evasione e non per niente il titolo della raccolta di poesie è " Sognado..."



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tantissimo perché le poesie sono lo specchio dell'anima, nelle poesie non si possono scrivere falsità o invenzioni come nei racconti o negli articoli dei giornali, altrimenti non si chiamerebbero poesie!!



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Tutti e nessuno, ognuno ha contribuito nella stesure delle poesie e nella pubblicazione.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Le ha lette la collega Monica De Berardinis solamente, dopo molta insistenza, perché sono stato sempre molto geloso dei miei sentimenti!!



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?

Sì, ma non per me.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

A me non piace perché avere un libro tra le mani è una cosa fantastica, ti fa compagnia e lo staesso odore della stampa e della carta è qualcosa di inebriante!!

 

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Venerdì, 07 Novembre 2014 | di @BookSprint Edizioni

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