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23 Ott
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Intervista all'autore - Claudio Krjwyx Alciator

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono romano, ho 45 anni; ho studiato nella capitale fino alla laurea in statistica, successivamente mi sono trasferito a Brescia dove ho conseguito due abilitazioni all'insegnamento. Attualmente sono precario. Da più di 20 anni soffro di depressione; la vocazione alla scrittura, giunta 2 anni or sono, rappresenta per me una valvola di sfogo, una via per trasformare il dolore in qualcosa di positivo.




2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Qualunque momento va bene, quello che più importa è avere con sé gli strumenti giusti (leggi: carta e penna) per poter fermare quella ispirazione e non lasciarla andare via.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

L'autore che più mi colpisce è Ungaretti (devo dire che questa stima risale addirittura ai tempi del liceo)



4. Perché è nata la sua opera?

La poesia è per me un mezzo privilegiato per dare voce alla mia sofferenza e per avere in contraccambio momenti di temporanea quiete.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Ho sempre vissuto attorniato da persone colte e questo ha sicuramente contribuito alla passione per la poesia.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Sicuramente, racconto la realtà, ma attraverso il vetro dei miei occhi e del mio dolore. Concentrarsi a scrivere una poesia è in quell'attimo in effetti un piccolo momento di evasione e sollievo dalla sofferenza



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Il mio scrivere è molto personale, autobiografico. La mia speranza è che però possa toccare la sensibilità di altre persone pur con esperienze differenti dalla mia. Credo che essere se stessi può a volte facilitare la comunicazione con il prossimo.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

La mia ex-moglie... per tutto il dolore che mi ha procurato!



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

La mia prima silloge l'ha letta mio padre.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?

Sì, anche se credo che la passione per la lettura vada coltivata e comunicata indipendentemente da ebook o meno.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Mi affascina molto, in più mette in contatto arti differenti oltre la poesia, come può essere la recitazione.  

 

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Venerdì, 24 Ottobre 2014 | di @BookSprint Edizioni

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