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BookSprint Edizioni Blog

24 Mar
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Intervista all'autore - Silvestro Zattarin -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un momento in cui mi sento libero di dire quello che penso, visto che a volte nella vita reale non sempre si può o nessuno è disposto ad ascoltarti.
È anche una cosa che resta nel tempo senza dover ripetere ogni volta le stesse cose e questo mi piace.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Praticamente tutto. Non ho però voluto fare una autobiografia dettagliata, ma ho riportato solo gli eventi per me più importanti, alcune riflessioni che ritengo costruttive per finire con gli ultimi capitoli che esprimono il mio punto di arrivo /partenza attuale.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una sfida fino a poco tempo fa impensabile. Una testimonianza concreta che in questo mondo ci sono passato anch'io e ne valeva la pena.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
No, è stato quasi immediato.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei la Bibbia perché è l'unico "contenitore" che contiene l'uomo e per la narrativa Emilio Lussu perché mi piace come scrive.
 
Ebook o cartaceo?
Personalmente preferisco la carta perché mi piace il profumo della carta e poterla toccare.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
A maggio dell'anno scorso spinto da un amico. Doveva essere una raccolta di riflessioni invece ne è uscita una piccola autobiografia.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Doveva essere una raccolta di riflessioni che adottiamo durante gli incontri parrocchiali che un mio amico mi ha invitato a raccogliere, ma per iniziare ho cominciato a raccontare un po' le mie origini e poi c'ho preso gusto e ho continuato su quella strada.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non pensavo fosse così emozionante, è un po' come un bambino che non vede l'ora che arrivi Babbo Natale per avere il regalo desiderato.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
In realtà sono state 3: mia sorella, il mio sacerdote e un mio amico.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo tolga un po' di personalità al concetto di libro, però credo che bisognerà adattarsi sempre più. L'ebook prenderà piede sicuramente, ma non credo che la carta sparirà.

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