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BookSprint Edizioni Blog

24 Mar
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Intervista all'autore - Giusi Rimolo -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Ciao, sono Giusi e vivo a Rende una città a circa 6 Km dalla provincia di Cosenza. Sono mamma di due figli e lavoro come insegnante di sostegno in una scuola secondaria di primo grado a Rende.
Sono laureata in Lettere e mi è sempre piaciuto scrivere. La scrittura è il mio lavoro e lo faccio quotidianamente anche a scuola con i miei alunni e le mie alunne.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi dedico alla scrittura nel pomeriggio, tarda serata o ogni qualvolta mi sento ispirata.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono tanti ma in particolare mi piace Umberto Eco, Italo Calvino, Dacia Maraini.
 
Perché è nata la sua opera?
Il libro è nato per ricordare gli orrori della guerra e tutto il dolore che la guerra provoca nella vita delle persone che attraversano queste tragedie.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sono legata ai miei luoghi d'infanzia e agli affetti più cari. Credo abbiano avuto una certa influenza.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È stato un modo per raccontare la realtà.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Sono una donna molto sensibile e mi sono immedesimata nelle sofferenze di tutte le persone che hanno vissuto il dramma della guerra. Non riesco a pensare a me stessa quando c'è gente che vive ogni giorno nella precarietà.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, donne straniere che mi hanno raccontato i loro drammi e mi hanno detto che vivere in Italia per loro è stata una salvezza.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ho inviato il manoscritto ad un altro editore, ma poi non mi sono sentita soddisfatta in base alle richieste che faceva e per motivi personali ho deciso di pubblicare con edizioni BookSprint.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Preferisco il libro cartaceo, si tocca, si sfoglia, puoi metterci il segnalibro o dentro un fiore, che forse ritroverai dopo anni. Il libro cartaceo è un amico insostituibile.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'ebook penso vada bene per i libri da consultare come dizionari, enciclopedie, per i libri da leggere come i romanzi preferisco il libro cartaceo.

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