Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un'evasione dalla realtà, un momento di relax e di sfogo.
Quando scrivo sento di essere veramente libera e di poter creare un mondo tutto mio.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
A differenza del mio primo romanzo, in questo libro c'è molto poco della mia vita reale, quasi nulla. Ho preferito documentarmi su esperienze di altri o esperienze generali di vita per prendere spunto ed inventare questa storia.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro per me ha significato molto, poter rilanciare lo stesso messaggio che ho voluto lanciare con il mio primo romanzo "Rise".
Per dare forza a me stessa parlando di un personaggio che ha dovuto affrontare tanti momenti bui senza però lasciarsi abbattere ma anzi, diventando un faro di speranza per gli altri. Sperando anche che chi lo legge possa prendere spunto.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata molto facile, essendo la storia di uno dei personaggi del mio vecchio romanzo, ho subito pensato di intitolarlo come il nome del personaggio stesso, Ray.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Senza dubbio vorrei entrambi i libri che ho scritto, per ricordarmi sempre chi sono, ma tra i libri dei grandi scrittori sceglierei "Il fu Mattia Pascal" di Pirandello.
Ebook o cartaceo?
Cartaceo. Amo l'odore dei libri e della carta, inoltre il piacere di sfogliarne le pagine è un piacere che non potrà mai essere sostituito da qualcosa di digitale.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho intrapreso questo percorso di scrittura poco più di quattro anni fa, quando nel novembre 2020 ho pubblicato il mio primo romanzo "Rise" sempre con voi della BookSprint edizioni.
Avevo in mente quella storia da anni e in quel momento ho sentito che era ora di provare a metterla veramente su carta. Da lì ho scoperto una nuova parte di me, una nuova passione arrivata al punto di scrivere un secondo romanzo e molto probabilmente anche altri in futuro.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro mi è venuta dopo aver ascoltato l'opinione di vari lettori su "Rise" e dopo aver fatto un sondaggio sui social su quale fosse il loro personaggio preferito. Tutti a parte pochissimi, votarono per Ray.
Ma la spinta finale per seguire definitivamente quest'idea me la diede un giudice di un concorso letterario in cui vinsi un premio, mi disse che sarebbe stato molto interessante esplorare più a fondo la vita del personaggio Ray.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Veder realizzato il proprio libro è un'emozione unica, una soddisfazione ed una vittoria personale.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il primo a leggere il mio libro è stato il mio fidanzato.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia una bellissima cosa. Un'opportunità per chi non può leggere né il libro cartaceo né l'ebook. Ma anche per chi ama leggere ed è in viaggio senza dover prendere in mano il libro, gli basterà ascoltare.
