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20 Feb
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Intervista all'autore - Enrico Di Campli -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Mi è sempre piaciuto scrivere: ho collaborato per alcuni anni con un giornale locale affrontando argomenti concreti e rilevanti per la mia città, ma ho anche scritto dei racconti per mia figlia, quando era piccola, che lei ascoltava a bocca aperta, quindi sono passato dalle cose concrete a quelle di fantasia, perché scrivendo penso di poter esprimere la mia personalità
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ben poco, direi che in questo libro esprimo più un sogno di una vita ideale
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Dare vita ad una idea di cose belle e positive, che riflettono la mia personalità
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata semplice, perché riassume come in un anno la vita delle persone possa cambiare seguendo più il cuore che la ragione
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Forse sembrerò un poco antiquato, ma il libro più bello che abbia mai letto è stato i promessi sposi
 
Ebook o cartaceo?
Sono affezionato al cartaceo, ma non disdegno gli ebook
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Perché avevo in mente una determinata idea che ho voluto concretizzare nel racconto che ho scritto; ho altre idee che sto cercando di mettere per iscritto, anche se non so quanto tempo ci vorrà
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho detto prima, penso che, quando si prendono delle decisioni, si dovrebbe ascoltare più il cuore che la ragione. Non ho aneddoti particolari, se non che, rileggendo man mano che scrivevo, riuscivo ad emozionarmi o a sorridere delle situazioni descritte.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È la realizzazione di un sogno, anche perché significa che il mio lavoro ed il mio impegno sono stati apprezzati da persone competenti in materia
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
sono stati i miei figli, che, pur trovando bello il libro, mi hanno consigliato varie modifiche, che io comunque non ho voluto apportare, perché avrebbero potuto snaturarne il contenuto
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una cosa ottima, mio figlio ha una vasta biblioteca di audiolibri e ho potuto constatare la bontà di questa novità

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